I prodotti più colpiti dalle frodi sono quelli di provenienza geografica, di denominazione di origine o specialità tradizionale garantita (DOP, IGP e STG). Si chiamano prodotti civetta. Sono di marca o comunque pregiati, meglio se DOP e IGP, venduti sottocosto dalla grande distribuzione per attirare più clienti possibile. Riempiono i volantini di iper e supermercati e convincono il consumatore a scegliere un punto vendita dove, dopo aver comprato le due o tre referenze super convenienti, riempirà il suo carrello. Le aziende decidono di rimetterci un po’ su queste voci per poi ricaricare abbondantemente su tutto il resto. Se poi l’iniziativa promozionale riesce senza rimetterci neppure un euro, ancora meglio. Per esempio, vendendo per DOP un alimento che DOP non è.
Il pane veniva venduto sfuso al banco degli alimenti freschi a fianco alla dicitura Pane di Altamura. L’obiettivo era indurre gli acquirenti a credere che si trattasse di un prodotto a denominazione di origine protetta, sicuri di comprare un chilo di pane, di solito in commercio a 5,20 euro, con soli 2 euro.
Fonte: Il Fatto Quotidiano