Modena 4 dicembre 2014 – Il Prosciutto di Modena DOP entra nel circuito del Motor Show 2014. Fa parte infatti dei prodotti che l’Emilia Romagna sfoggia della su Food Valley emiliano romagnola, che vanta, tra Dop e Igp, un paniere di ben 41 prodotti a marchio europeo.
Per avere un “assaggio” di questo grande patrimonio e carpirne qualche segreto, dal 6 al 14 dicembre prossimi si può andare al Padiglione 26 del Motor Show di Bologna, quest’anno dedicato alle eccellenze della Motor & Food Valley emiliano romagnole.
All’interno avranno spazio, lungo un tracciato che ripropone la Via Emilia, non solo i musei, i circuiti e i brand della Motor Valley che hanno fatto la storia mondiale della meccanica, ma anche i prodotti dell’enogastronomia che hanno reso questa regione unica e inimitabile.
Nel Padiglione 26 del Motor Show la Food Valley affiancherà, con l’organizzazione di “Piacere Modena” e il coordinamento di Apt Servizi, il meglio della passione motoristica al meglio della passione per la buona tavola. Saranno proposti prodotti dei consorzi (tutti aderenti a Piacere Modena) di Prosciutto di Modena DOP, Parmigiano Reggiano DOP, Amarene Brusche di Modena IGP, Marchio Storico dei Lambruschi di Modena e Tutela del Lambrusco di Modena, oltre ai consorzi impegnati nella tutela dell’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP.
A queste eccellenze si aggiungeranno i prodotti dei consorzi Mortadella Bologna IGP, Salumi Tipici Piacentini e Piadina Romagnola IGP di Rimini. Due i desk presso cui i visitatori potranno fare gustose soste: uno di vendita diretta ed uno che, oltre a distribuire materiale promozionale, proporrà due degustazioni al giorno fino al 14 dicembre: una dalle 11 alle 12, ed una dalle 16 alle 17, tutte accompagnate da un calice di Lambrusco.
Il Consorzio del Prosciutto di Modena, che raggruppa oggi 9 produttori, ha sempre avuto una costante attenzione al prodotto, tanto da modificare qualche anno fa il Disciplinare di produzione in senso restrittivo per migliorare ancora di più il già alto livello qualitativo. La prima modifica ha eliminato la possibilità di usare conservanti. Le cosce di suino oggi si lavorano solo con il sale, senza l’aggiunta di spezie; l’aroma è dato dalla stagionatura. La seconda modifica ha stabilito un allungamento della stagionatura minima che è passata da 12 a 14 mesi, la più lunga tra tutti i prosciutti Dop italiani.