Il direttore della Fondazione Qualivita Mauro Rosati: “il successo del made in Italy è legato alla capacità di trasmettere anche la nostra cultura insieme ai prodotti”
Mauro Rosati, direttore della Fondazione Qualivita, da pochi giorni ha presentato l’Atlante Qualivita 2024 edito da Treccani.
Quali sono le novità e quale importanza ha per tutto il mondo agroalimentare?
Prima di tutto è una piattaforma di educazione che fotografa le produzioni agroalimentari e vitivinicole italiane. In questa edizione sono stati oltre 500 gli aggiornamenti, con 11 nuovi prodotti inseriti.
La Fondazione Qualivita è anche un valore per Siena. A quali altri progetti state lavorando?
Stiamo costruendo una nuova piattaforma scientifica per valorizzare la ricerca italiana nel settore delle indicazioni geografiche in collaborazione con il Poligrafico dello Stato e con le università. Inoltre stiamo lavorando anche per il G7 agricolo del 2024 in Italia.
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La Dop economy ha un peso economico di 20 miliardi di export, ma prima di tutto il patrimonio è culturale…
Abbiamo tracciato un`esperienza di successo con i nostri prodotti dop igp a livello mondiale, soprattutto perché siamo stati capaci di vendere insieme al cibo ed al vino la nostra cultura alimentare, ambientale, paesaggistica.
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Con Origin Italia, di cui è direttore, siete impegnati nella tutela delle Indicazioni geografiche italiane. Che novità ci sono?
Abbiamo appena approvato grazie all`onorevole Paolo De Castro e al ministro Francesco Lollobrigida, la riforma europea sulle indicazioni geografiche. I Consorzi italiani, con Origin Italia, e quelli francesi hanno giocato un ruolo importante nel dibattito in Europa per un consolidamento della qualità agroalimentare.
Fonte: Corriere di Siena e della Provincia