Il riconoscimento DOP IGP, senza intesa, non saranno più garantiti sul mercato britannico, con il conseguente avanzamento delle imitazioni e delle contraffazioni. Tra questi Ricciarelli e Panforte di Siena. E` il rischio dovuto alla Brexit. Qualivita invita il Comitato di tutela a trasformarsi in Consorzio. Il direttore di Qualivita, Mauro Rosati: “Il Comitato deve accelerare i tempi e trasformarsi in Consorzio. E’ auspicabile che il Comitato di tutela dei Ricciarelli e del Panforte si trasformino subito in Consorzio per difendere i prodotti senesi sia in Italia sia all`estero, soprattutto fuori dall`Unione Europea. Al momento possono fare poco perchè tutto spetta al Ministero”.
Mauro Rosati direttore di Qualivita spinge il Coripanf, Comitato promotore dell`IGP “Panforte e Ricciarelli di Siena” a dare un segnale deciso. Con l’uscita del Regno Unito dall’Unione Europea per i prodotti italiani agroalimentari (ma non solo) rischia di aprirsi uno scenario problematico che potrebbe costare caro alle eccellenze del “Made in Italy”. Senza un accordo commerciale dettagliato tra le due parti si assisterebbe al ritorno delle frontiere con il conseguente pagamento di dazi e controllo delle merci che provengono dall’Italia. Ma sono anche a rischio le garanzie sulla tipicità dei prodotti. Secondo Coldiretti, che ha lanciato l’allarme, a rischio sarebbe il 30% dei prodotti agroalimentari italiani, che corrispondono a forniture stimate pari a circa 3,4 miliardi di euro (nel 2019). L’Italia è il Paese europeo con il maggior numero di prodotti agroalimentari DOP IGP riconosciuti dall’Unione Europea. In particolare si tratta di 823 prodotti di cui 300 agroalimentari e 524 vini.
Nel sistema risultano inoltre coinvolti circa 200.000 operatori e 283 Consorzi di tutela. La Toscana vanta 93 tipicità enogastronomiche, di cui 33 prodotti agroalimentari, 2 liquori e ben 58 vini. E tra questi ci sono proprio il Panforte e i Ricciarelli: “E’un momento di incertezza – sottolinea Rosati anche se credo che l’Inghilterra possa proseguire con la politica degli accordi come ha fatto all’interno della Ue. Ma non possiamo saperlo, per questo visto che i prodotti senesi hanno un mercato importante è auspicabile che il Comitato possa almeno promuovere un marchio di riconoscimento investendo come ha fatto il Consorzio di tutela della la Mozzarella di Bufala Campana DOP, che lo ha già registrato come marchio collettivo dell’Ue. La grande distribuzione inglese quale Tesco, Sainsbury`s o lo stesso Harrods vogliono i prodotti toscani e in questo momento diventa importare la salvaguardia del made in Italy e il riconoscimento delle DOP IGP”. “E` necessario stipulare un accordo nel quale vengano regolate una serie di questioni fondamentali per gli scambi commerciali. Senza il riconoscimento le DOP IGP, senza intesa, non sarebbero più garantite sul mercato britannico, con il conseguente avanzamento delle imitazioni” ha commentato Rosa Mosca di Reidl & Partner, colosso nella consulenza legale.
Fonte: Corriere di Siena