[lead]Un workshop sulla creazione del valore attraverso l’origine per il Tørrfisk fra Lofoten IGP, grazie alle best practices dei Consorzi di tutela Italiani DOP IGP [/lead]
Svolvær, Norvegia – Il 19 novembre 2015, Fondazione Qualivita sarà in Novergia a Svolvær, nelle isole Lofoten, per partecipare al seminario tecnico “Dall’Indicazione Geografica al successo commerciale”, organizzato dal Governo norvegese, attraverso l’ente Innovation Norway, per la valorizzazione del Tørrfisk fra Lofoten IGP, una straordinaria qualità di merluzzo da sempre eccellenza del Paese scandinavo. La Fondazione, grazie alla sua più che decennale esperienza nel settore delle IG, è stata invitata in qualità di formatore. Il direttore generale Mauro Rosati interverrà sul tema del valore acquisito da un prodotto dopo aver ottenuto la certificazione IGP e come trasformare l’opportunità data dalla certificazione in valore aggiunto e in fattore di successo.
Durante il seminario Qualivita presenterà le case histories italiane di successo della Mela Val di Non DOP e del Vitellone Bianco dell’Appennino IGP, realizzate in collaborazione con i Consorzi di Tutela. Saranno raccontate dalla viva voce dei rappresentanti dei Consorzi, invece, le best practices dell’olio extra vergine di oliva Toscano IGP – grazie al presidente Fabrizio Filippi – e dell’Aceto Balsamico di Modena IGP, presente con il consigliere Cesare Mazzetti. I due Consorzi rappresenteranno gli straordinari modelli di gestione delle produzioni territoriali che le organizzazioni di produttori italiani hanno saputo costruire e portare nel mondo attraverso le produzioni a qualità certificata.
L’occasione fornirà anche l’opportunità di raccontare, a istituzioni, aziende e stakeholder del settore agroalimentare del paese Extra-Ue, il funzionamento del sistema delle DOP IGP italiane, affermando non solo il valore delle 800 eccellenze a indicazione geografica, ma anche le capacità di gestione di un sistema di qualità agroalimentare attraverso cui l’Italia ha saputo costruire valore economico e credibilità a livello internazionale.
In un momento in cui il Trattato transatlantico sul commercio e gli investimenti (TTIP) tra Unione Europea e Stati Uniti appare come una delle più significative svolte economiche globali, diventa ancora più importante affermare, in una dimensione internazionale come questa, l’alto valore che le Indicazioni Geografiche hanno sia a garanzia dei consumatori che per lo sviluppo economico e ambientale dei territori. La tutela e il rafforzamento del ruolo delle produzioni a denominazione di origine passano attraverso un riconoscimento globale da parte dei Paesi terzi, che grazie alle esperienze vincenti delle filiere italiane DOP IGP possono anche immaginare, come chiedeva l’Esposizione Universale Milanese, nuovi modelli di sviluppo sostenibile.
Fonte: Fondazione Qualivita