Ieri a Siena, Luigi Lovaglio, ospite del Qualività Festival, si è concentrato sul concetto di “valore” e sulle sue molteplici sfumature, dalle implicazioni economiche a quelle culturali e identitarie
Durante il penultimo evento del Festival Qualivita, svoltosi ieri a Siena, Luigi Lovaglio, alla guida di Banca Mps, si è concentrato sul concetto di “valore” e sulle sue molteplici sfumature, dalle implicazioni economiche a quelle culturali e identitarie. L’intervento dell’amministratore delegato di Mps arriva a pochi giorni dall’assemblea che vedrà i soci dell’istituto di credito esprimersi sull’Ops a Mediobanca.
«L’Italia ha bisogno di qualcosa di nuovo e noi siamo protagonisti. È vero che Mediobanca è diversa dal Monte dei Paschi, ma proprio la diversità è la forza del progetto e le dà valore, come è successo per Prada e Versace». Luigi Lovaglio, amministratore delegato di Banca Monte dei Paschi, parla a Siena di fronte a una folta platea sul tema del «valore», in occasione dell’evento che celebra i venticinque anni della Fondazione Qualivita, alfiere della tutela delle denominazioni di origine.
L’evento si è svolto all’antivigilia dell’assemblea di Rocca Salimbeni e nel giorno in cui è arrivata l’ufficialità che la presidenza del Consiglio dei ministri non eserciterà il golden power nell’ambito dell’offerta pubblica di scambio su Mediobanca ed è difficile dribblare del tutto il tema del giorno.
La notizia che aveva aperta la giornata, attesa, era l’ultimo tassello formale che mancava: il governo, ancora azionista con l’11,73 per cento, non si oppone all’operazione e sarà uno dei protagonisti dell’assemblea di giovedì, insieme a Delfin (la cassaforte della famiglia Delvecchio) e a Caltagirone, che ha consolidato la propria presenza nell’azionariato superando quota 9 per cento.
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Fonte: QN – Quotidiano Nazionale