Intervento del Direttore Generale della FAO QU Dongyu tenutosi in occasione della II Conferenza internazionale sulle Indicazioni Geografiche “Worldwide Perspective on Geographical Indications” tenutasi a Roma dal 18 al 21 febbraio 2025
Il sistema agroalimentare globale si trova ad affrontare sfide sempre più complesse, aggravate dalla pandemia, dai conflitti internazionali, dalle crisi economiche e dai disastri ambientali. Questi fattori hanno reso evidente la necessità di una trasformazione dei sistemi agroalimentari verso modelli più efficienti, inclusivi e sostenibili. In questo contesto, la produzione agricola non può essere ridotta a una mera attività economica: essa rappresenta cultura, tradizione e identità territoriale. Il cibo, oltre a essere nutrimento, è espressione della storia e delle peculiarità di un luogo. Di conseguenza, l’innovazione scientifica deve integrarsi con la valorizzazione delle tecniche produttive tradizionali, in un equilibrio che rende il sistema agroalimentare un unicum di inestimabile valore.
Il ruolo strategico delle IG
Le indicazioni geografiche (IG) rivestono un ruolo strategico in questo processo, promuovendo un approccio territoriale alla produzione e contribuendo alla salvaguardia delle risorse naturali e culturali. L’agricoltura è profondamente influenzata dalle caratteristiche ambientali locali: il clima, l’esposizione al sole e la piovosità determinano qualità e specificità uniche dei prodotti. Questo approccio è condiviso anche dalla FAO, che pone al centro delle sue azioni la tutela del patrimonio agroalimentare e lo sviluppo di modelli economici sostenibili. Oggi, l’84% degli agricoltori nel mondo sono piccoli produttori. Sebbene le grandi aziende garantiscano standard elevati e stabilità nei mercati, i piccoli produttori custodiscono un sapere tradizionale che rappresenta un patrimonio inestimabile. Le IG offrono loro una straordinaria opportunità, consentendo di proteggere e valorizzare i propri prodotti su scala globale e di creare un circolo virtuoso tra produttori, territori e consumatori.
Innovazione digitale e valorizzazione del territorio
Un aspetto cruciale in questa evoluzione è la sinergia tra innovazione digitale e tradizione agricola. Esperienze di successo, come quelle delle comunità rurali cinesi che hanno incrementato i loro profitti attraverso la vendita online, dimostrano come la tecnologia possa supportare i piccoli produttori senza snaturare l’identità dei prodotti e dei territori. La FAO sostiene attivamente lo sviluppo delle IG attraverso formazione, assistenza tecnica e condivisione di conoscenze tra i Paesi membri. Il crescente interesse internazionale per questo modello è testimoniato dalla partecipazione di oltre 54 Paesi a iniziative di tutela e valorizzazione delle IG. L’espansione del sistema è ormai inarrestabile: oggi numerosi prodotti sono certificati e protetti, con denominazioni differenti nei vari Paesi, ma con un concetto comune che attraversa continenti e culture.
Prospettive future e ruolo della FAO
Nel prossimo futuro, la FAO rafforzerà ulteriormente il proprio impegno con la creazione di un museo e di una rete internazionale dedicata alle IG, un progetto che vedrà la luce grazie al supporto del governo italiano e di numerosi ministeri. L’inaugurazione, prevista per ottobre in occasione dell’80° anniversario della FAO, segnerà un passo significativo nella conservazione della memoria storica e nella promozione delle tradizioni agroalimentari a livello globale. Le IG non sono solo un potente strumento economico, ma anche un modello di cooperazione che coinvolge diversi attori lungo la filiera. Radicati nei territori e nelle comunità, questi prodotti non possono essere delocalizzati e richiedono un impegno collettivo per la loro tutela. Il cibo non è soltanto nutrizione: è il frutto della terra, dell’acqua e delle foreste, ed è strettamente legato alla salute e alla qualità della vita. Questo principio guida l’azione della FAO, sintetizzato nei suoi quattro pilastri: una produzione più sostenibile, un’alimentazione più equa, un ambiente più sano e una vita migliore per tutti. Le indicazioni geografiche rappresentano un’opportunità straordinaria per costruire un futuro agroalimentare più equo e sostenibile, basato sulla valorizzazione della diversità culturale e ambientale. Il dibattito su questo tema non è solo opportuno, ma necessario, per garantire che il nostro patrimonio agroalimentare continui a essere fonte di benessere e sviluppo per le generazioni future.
QU Dongyu, Direttore Generale FAO
Fonte: Consortium 2025_01