Ci sono altri 800 ettari da destinare alla produzione di uva Glera destinata al Prosecco DOP, proprio mentre il distretto industriale di Conegliano-Valdobbiadene si è aggiudicato l’oscar di Banca Intesa trai distretti italiani per la miglior performance di crescita e redditività. La novità è ufficializzata da una recente delibera della Regione Veneto, portata in Giunta dall’assessore Giuseppe Pan.
IL BLOCCO DECRETATO NEL 2011, POI L’AUMENTO DEL 20%
Come noto tre anni fa, con l’allora assessore Franco Manzato, fu prorogato fino all’inizio 2017 il blocco dell’iscrizionedi nuove superfici per la produzione di Prosecco DOP: era stato deciso ancora nel 2011. La nuova Giunta Zaia un anno fa ha confermato il provvedimento, con un aggiustamento però: sono state date disposizioni «per l’adeguamento del potenziale atto a rivendicare uve Glera per la campagna 2015 al fine di completare tempestivamente la realizzazione della superficie massima di Glera di competenza del Veneto, pari a 16.500 ettari». Un po’ come succede per l’edilizia, si è deciso di non ampliare la superficie ma di “intensificare” la capacità dei vigneti. Su indicazione dello stesso Consorzio di tutela del Prosecco DOP, scrive la Giunta, «è stato previsto l’adeguamento del potenziale stesso, consentendo ai produttori di superfici già atte alla produzione di Prosecco di incrementare del 20% tali superfici attraverso sovrainnesto, reimpianto di vigneti o incremento di vigneti Glera già a terra». Il tutto andava completato entro il luglio di un anno fa.
PRIORITÀ A CHI FA GIÀ GLERA
In particolare, il Consorzio di tutela ha deciso di dare priorità a chi ha già vigneti a Glera e ha partecipato al bando, ma non ha ottenuto tutta la quota richiesta. Morale: i 796 ettari disponibili in più permettono «di rispondere a tutte le richieste della sezione A, incrementando – fino alla superficie massima ammessa di ciascuna domanda – la superficie già assegnata».
Fonte: Il Giornale di Vicenza