Consorzio del Prosciutto di San Daniele: 31 produttori che rientrano all’interno di una filiera che conta 4.100 allevatori, 65 macelli, 650 addetti. L’area di produzione è solo ed esclusivamente quella di San Daniele del Friuli, un piccolo comune in provincia di Udine situato a metà strada tra le Prealpi e il mare, dove si incrociano i venti freddi e asciutti provenienti dalle montagne e la brezza tiepida dell’Adriatico. Condizioni climatiche ottimali di stagionatura, che consentono di conservare perfettamente la carne grazie al sale marino e senza alcun additivo. “Questa ricetta, apparentemente semplice, è la chiave per spiegare l’apprezzata unicità del prodotto, che da 20 anni ha il riconoscimento DOP”, spiega Mario Cichetti, il direttore del Consorzio.
“La nostra produzione – prosegue Cichetti – è da sempre incentrata sul legame che c’è tra il prosciutto e il suo territorio di origine, sull’importanza che l’ambiente, la storia, l’arte e la tradizione culturale della cittadina ricoprono anche nella attribuzione dei contenuti specifici del prodotto e che lo rendono non delocalizzabile”. E queste caratteristiche uniche sono riconosciute e apprezzate dal mercato, anche all’estero: “Il Prosciutto di San Daniele DOP è tutelato in 58 Paesi del mondo. I principali Paesi di esportazione sono la Germania, la Francia, gli Stati Uniti, l’Europa, Cina, Australia, Giappone e Sudamerica. L’estero rappresenta il 15% del nostro fatturato”.
FONTE: Milano Finanza