Il Consorzio del Prosciutto di Parma riparte con la promozione internazionale con un ampio programma di attività dedicate al mercato nord-americano, tra cui la fiera USA “Winter Fancy Food Show”
Dopo qualche anno di stop imposto dalla pandemia, il Prosciutto di Parma torna in presenza negli Stati Uniti per partecipare al Winter Fancy Food Show che si terrà dal 6 all’8 febbraio eccezionalmente a Las Vegas.
Viviamo ancora momenti di grande incertezza, ma è necessario guardare avanti e tornare in qualche modo alla normalità anche attraverso la partecipazione a uno degli appuntamenti fieristici più interessanti, ha dichiarato Alessandro Utini, presidente del Consorzio del Prosciutto di Parma. Il Winter Fancy Food è una fiera che ha luogo nel Paese al momento più significativo per il Prosciutto di Parma in termini di esportazioni: gli Stati Uniti infatti hanno registrato una crescita eccezionale di oltre il 10% nel 2021 nel prodotto preaffettato in vaschetta, diventando così il nostro primo mercato estero anche in questo segmento che contiamo di consolidare con investimenti e iniziative specifiche di valorizzazione. In generale il Nord America è un’area in grado di offrire molte opportunità a prodotti di qualità certificata come il nostro.
Il Prosciutto di Parma sarà presente al Winter Fancy Food nell’ambito di HamChee, il programma promozionale, cofinanziato dalla UE, svolto in collaborazione con altri prodotti DOP, partner nel progetto.
HamChee si rivolge al mercato nordamericano – USA e Canada – con l’obiettivo di valorizzare le produzioni agroalimentari di eccellenza e trasferire ai consumatori informazioni e conoscenze sulla qualità e la sicurezza dei prodotti DOP, vero patrimonio enogastronomico italiano.
Altro elemento strategico del progetto è l’ampliamento dei limiti territoriali per favorire la penetrazione in nuove aree dove i prodotti sono ancora poco distribuiti.
Il programma promozionale presenta un variegato calendario di attività per parlare a pubblici diversi che prevede, tra l’altro: campagne stampa; coinvolgimento di food blogger e influencer; distribuzione di newsletter dedicate ai prodotti DOP; e, quando la situazione pandemica lo permetterà, anche iniziative con i punti vendita e la ristorazione, degustazioni e incontri formativi con gli operatori.