“È un risultato molto atteso dai nostri produttori, poiché ci permetterà di rafforzare ulteriormente il sistema di tutela del Prosciutto di Parma, di garantire una maggiore trasparenza al consumatore e offrire un prodotto più buono e più sicuro”. Lo scrive il presidente del Consorzio del Prosciutto di Parma, Vittorio Capanna, dopo l’approvazione da parte del Mipaaf del nuovo piano dei controlli della Dop. I contenuti del Piano entreranno in vigore il 1° gennaio 2020 e Csqa Certificazioni inizierà ufficialmente a svolgere il proprio incarico di controllo e certificazione sotto la vigilanza del Mipaaf.
“Il nuovo piano – aggiunge Vittorio Capanna, presidente del Consorzio – avrà infatti il duplice obiettivo di intensificare i controlli lungo tutta la filiera produttiva con particolare attenzione agli allevamenti e ai macelli e di migliorare la tracciabilità rendendola più puntuale e oggettiva, a partire dalla genetica e dall’alimentazione dei suini fino al prodotto finito. A Csqa ora il compito di occuparsi del sistema di certificazione e controlli della nostra Dop e di traghettare il Prosciutto di Parma verso un futuro sostenibile per tutta la filiera”.
“In questi mesi abbiamo lavorato tenacemente per mantenere le promesse date e oggi siamo pronti a scrivere un nuovo capitolo della nostra storia che punta inevitabilmente a migliorare la qualità del Prosciutto di Parma. Il cda del Consorzio ha scelto come nuovo organismo di controllo e certificazione Csqa Certificazioni, società leader fondata sulla cultura della certificazione di prodotto, che ha messo a punto il nuovo piano di controllo appena approvato dal ministero, a cui va il nostro sentito ringraziamento per la collaborazione nella definizione di questo determinante strumento di controllo. È tutt’ora in corso invece l’iter di approvazione del nuovo disciplinare da parte delle autorità con cui puntiamo a rafforzare la caratterizzazione del prodotto e la sua distintività rispetto ai concorrenti” sottolinea
Stefano Fanti, direttore del Consorzio.
Il nuovo disciplinare include sostanziali modifiche che riguardano tutti gli anelli della produzione, dagli allevamenti ai prosciuttifici, dalle caratteristiche della materia prima fino al prodotto finito: genetica e alimentazione dei suini, metodo di lavorazione, riduzione del tenore del sale, peso e stagionatura del prosciutto, prolungamento del periodo di stagionatura minima, parametri analitici di valutazione della qualità, modalità di vendita, prodotto preaffettato, ecc.
“Csqa ha messo in questi mesi a disposizione le migliori professionalità a supporto del Consorzio di tutela del Prosciutto di Parma Dop per elaborare un piano di controllo in linea con le aspettative delle autorità e della filiera. Inizia così un nuovo percorso per mettere in pratica, attraverso la nostra esperienza consolidata, un sistema di verifiche puntuale a garanzia degli operatori e dei consumatori: un grande impegno che conferma la leadership che il nostro ente ha assunto nel settore della certificazione regolamentata nell’agroalimentare” conclude Pietro Bonato, ad e direttore generale di Csqa Certificazioni.
Fonte: Repubblica.it