Gazzetta di Parma
Bruxelles denuncia Mosca al WTO per il blocco dell’import di carne suina. Due mesi di tempo per trovare una soluzione. Un’escalation della tensione internazionale senza esclusione di colpi, che dall’Ucraina rischia di fare vittime collaterali in diversi settori commerciali: a farne le spese ora i produttori europei di carne di maiale. È la «guerra dei prosciutti» scoppiata tra Ue e Russia, «ufficializzata» dalla decisione odierna di Bruxelles di portare il caso davanti al Wto, ritenendo «sproporzionato» il bando imposto da Mosca a tutto l’export europeo di carne suina e prodotti trasformati, salumi inclusi.
Una «partita» da 1,4 miliardi di euro annui per 750 mila tonnellate, pari al 20% dei consumi russi, di cui 24.600 – circa il 3,3% – di provenienza italiana. Nessun blocco per il Parma Viene chiamata guerra dei prosciutti, ma per fortuna il Prosciutto di Parma DOP non è coinvolto. Dal Consorzio fanno sapere che sono i tempi di stagionatura a mettere al riparo la DOP ducale dal divieto arrivato da Mosca.