L’Arena
Nel Nord consistente riduzione compresa tra il -8% del Piemonte e il -17% del Veneto. Cali del 2,5% nel meridione e nelle isole. Una produzione di vino a livello nazionale stimata attorno a 41 milioni di ettolitri, il 15% in meno rispetto ai 48,2 milioni diffusi dall’Istat per il 2013 (lo scorso anno si è avuta una produzione particolarmente abbondante, +8% sulla media dei cinque anni precedenti). Una riduzione consistente, compresa tra il -8% del Piemonte e il -17% del Veneto, si evidenzia in tutto il Nord. La situazione più problematica al Sud, con Sicilia (-27%) e Puglia (-25%) che riducono drasticamente i volumi dello scorso anno. È il Centro, invece, a rappresentare l’isola felice sul fronte quantitativo: Toscana (+3%), Umbria (+10%) e Marche (+7%) sono le uniche regioni con segno positivo. Questi i risultati della ricognizione operata tra la fine di agosto e la prima decade di settembre sul territorio nazionale da Ismea e Unione Italiana Vini, presentati a Castello Banfi in Toscana da Domenico Zonin, presidente dell’Unione Italiana Vini, Ezio Castiglione presidente di Ismea, Paolo Castelletti segretario generale dell’Uiv, con il contributo di José Ramon Fernandez segretario generale del Ceev (il Comité Européen des Entreprises Vins) che ha dato un respiro internazionale alle tematiche trattate portandola propri a testimonianza in merito agli scenari nel comparto vitivinicolo di Paesi come Spagna, Francia, Germania.