DOP, IGP e STG: l’Italia si conferma realtà leader in Europa L’effetto positivo sulla bilancia delle esportazioni
Per il secondo anno consecutivo il valore della produzione certificata supera i venti miliardi di euro: con 856 riconoscimenti, l’Italia è il Paese con il maggior numero di prodotti Dop, Igp e Stg al mondo. Lo conferma il 22esimo rapporto Ismea Qualivita, relativo all’analisi produttiva e di mercato delle produzioni italiane nel 2023.
E anche Pavia continua a fare la sua parte con i vini Sangue di Giuda dell’Oltrepò Pavese DOP, Pinot nero dell’Oltrepo Pavese DOP, Bonarda dell’Oltrepò Pavese DOP, Buttafuoco dell’Oltrepò Pavese DOP, Oltrepò Pavese Metodo Classico DOP (spumante prodotto con metodo classico) e Oltrepo Pavese Pinot Grigio DOP, e i Salami di Varzi DOP e Salame d’Oca di Mortara IGP.
Il settore delle Indicazioni Geografiche (IG) coinvolge quasi 195mila operatori, produce circa 850mila rapporti di lavoro e può contare sul presidio di 317 Consorzi di tutela autorizzati dal ministero (182 per alimenti e 135 per il vino).
Nel 2023 il valore della produzione IG, nonostante un rallentamento della crescita ( + 0,2% sul 2022), si attesta sopra i venti miliardi di euro e rappresenta circa il 19% del valore complessivo dell’agroalimentare italiano.
La stabilità del settore IG è il risultato di tendenze differenti registrate nei due grandi comparti, alimenti e vino, in cui è possibile raggruppare i prodotti agroalimentari di qualità. Per quanto riguarda gli alimenti, crescono soprattutto i formaggi ( + 5,3%), che per la prima volta superano i 5,5 miliardi euro di valore e registrano il livello più alto degli ultimi cinque anni per la quantità di prodotto certificato.
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Fonte: La Provincia Pavese