L’Assemblea dei soci del Consorzio di Tutela del Primitivo di Manduria approva all’unanimità il blocco delle nuove iscrizioni allo Schedario Viticolo. Pastorelli: “Cosi garantiamo un equilibrio tra la crescita della produzione e le esigenze del mercato”
L’Assemblea dei soci del Consorzio di Tutela del Primitivo di Manduria, riunitasi giovedì 6 marzo 2025, presso la sede consortile, ha approvato all’unanimità il blocco delle nuove iscrizioni allo Schedario Viticolo idoneo alla rivendicazione del Primitivo di Manduria DOP per il periodo 2025-2030.
È stata un’assemblea molto partecipata, con un ampio confronto tra i soci sul futuro della denominazione.
Il provvedimento, finalizzato a regolamentare la crescita della produzione e a tutelare il valore e la qualità della denominazione, prevede il divieto di iscrizione per nuove superfici vitate, pur consentendo la sostituzione di vigneti già esistenti. In altre parole, chi deciderà di piantare nuove vigne di Primitivo nei prossimi cinque anni non potrà utilizzare quelle uve rivendicate come Primitivo di Manduria DOC e DOCG, ma potrà destinarle ad altre denominazioni. Il provvedimento non riguarda gli espianti e i reimpianti di vigneti già esistenti.
Questa decisione è stata presa per garantire un equilibrio tra domanda e offerta, proteggendo il mercato e la sostenibilità della produzione.
“Ringrazio i nostri soci, che hanno compreso l’importanza di questa misura, fondamentale per tutelare il valore del nostro vino. – dichiara l’avvocato Novella Pastorelli, Presidente del Consorzio di Tutela del Primitivo di Manduria – Regolando l’accesso allo Schedario Viticolo, garantiamo un equilibrio tra la crescita della produzione e le esigenze del mercato, assicurando che il Primitivo di Manduria mantenga la sua qualità e il suo posizionamento competitivo. Ora provvederemo a inviare tutta la documentazione al vaglio della Regione Puglia.”