La Stampa
Inversione di tendenza dopo i gravi danni causati dal cinipide. Dopo anni di calo continuo, la raccolta di castagne quest’autunno segnerà un’inversione di tendenza. «Nessun trionfalismo, perché il cinipide è ancora presente sulle nostre montagne e i suoi effetti negativi si sentono ancora, però le quantità sono in aumento e la qualità è buona – conferma Massimo Meineri, segretario Coldiretti della zona di Ceva -. Sapevamo che la lotta con il suo antagonista naturale, il torymus, avrebbe richiesto anni per dare risultati: finalmente stanno arrivando». In Piemonte, «patria del marrone» è il Cuneese: vanta il riconoscimento Igp per la castagna Cuneo e ospita 3.000 aziende agricole che hanno anche castagneti (le altre sono nelle province di Torino, Asti e Alessandria).