A maggio i listini dei prodotto nazionale sono scesi sotto i 6 euro/kg. Volano gli acquisti dalla Grecia. Ci sono ancora tensioni sul mercato internazionale dell’olio d’oliva. E neanche a dirlo è la Spagna a guidarle. Del resto, con una produzione più che dimezzata rispetto allo scorso anno non poteva non essere così. Gli ultimi dati forniti da Madrid, infatti, parlano di 840.000 tonnellate di olio, il 53% in meno rispetto all’annata record precedente.
I listini iberici dell’olio extravergine da gennaio a maggio hanno guadagnato 0,35 euro/kg, attestandosi a 3,53 euro/kg, migliore performance degli ultimi anni. Per la verità bisogna tornare indietro fino al 2006 per vedere livelli di questo tipo. E per dare ancora maggiore enfasi a questo aumento dei prezzi spagnoli alla produzione si segnala un fatto «statisticamente» raro e cioè il sorpasso dell’extravergine iberico rispetto a quello greco, ferino a 3,41 euro/kg. La domanda è stata per i primi mesi dell’anno particolarmente dinamica soprattutto sulle partite migliori e questo ha concesso ai produttori la possibilità, una volta tanto, di tenere il punto sui prezzi, anche se nelle ultime settimane le richieste degli imbottigliatori hanno cominciato a segnare il passo.
Fonte: L’Informatore Agrario