POLONIA – Nella Gazzetta ufficiale Europea (GUUE L 171 del 06/07/2023) è stata registrata la denominazione Powidła śliwkowe z Doliny Dolnej Wisły IG che, nel comparto Cibo, è la numero 25 delle IGP e la numero 45 delle Indicazioni Geografiche Food della Polonia.
POLONIA – Powidła śliwkowe z Doliny Dolnej Wisły IGP
Classe 1.6. Ortofrutticoli e cereali, freschi o trasformati
Reg. Ue 2023/1414 del 29/06/2023 – GUUE L 171 del 06/07/2023
Descrizione del prodotto. La Powidła śliwkowe z Doliny Dolnej Wisły IGP è ottenuta da frutti maturi di pruno europeo (Prunus domestica L.) della varietà Węgierka Zwykła, sottoposti a cottura fino a ottenere una mescolanza densa di colore marrone scuro.
Aspetto e sapore. La Powidła śliwkowe z Doliny Dolnej Wisły IGP ha la consistenza di una mescolanza densa di frutta che contiene frammenti di buccia, dalla superficie brillante e più solida. Presenta un colore marrone scuro con sfumature borgogna, all’interno il composto è più chiaro e contiene frammenti visibili della buccia viola delle prugne. Il sapore è leggermente agrodolce, con una punta di amaro proveniente dal nocciolo. L’aroma è fruttato, prevalentemente di prugne, con note caramellate e affumicate.
Zona di produzione. La zona in cui si produce la Powidła śliwkowe z Doliny Dolnej Wisły IGP è ubicata nella valle della bassa Vistola, ossia in alcuni distretti localizzati nella provincia di Kujawsko-Pomorskie e nella provincia di Pomorskie.
Metodo di produzione. Il metodo di produzione della Powidła śliwkowe z Doliny Dolnej Wisły IGP si suddivide nelle seguenti fasi: coltivazione della materia prima, preparazione della caldaia di rame, preparazione del focolare, cottura della confettura di prugne e filtraggio della confettura con rimozione dei noccioli. Tutte le fasi devono avere luogo nella zona geografica delimitata.
Commercializzazione. Tutti i produttori di Powidła śliwkowe z Doliny Dolnej Wisły IGP devono usare un marchio comune da apporre sul coperchio del barattolo.
Nota distintiva. Il prodotto si distingue da altre confetture di prugne presenti sul mercato per il fatto di essere ottenuto con una quantità quasi doppia di materia prima rispetto al minimo previsto per legge
Fonte: Fondazione Qualivita