Il 2020 è un anno di grandi novità per il Consorzio di Tutela del Pomodoro di Pachino IGP che, passo dopo passo, si sta dirigendo verso un futuro sempre più ricco di innovazione, ma soprattutto di trasparenza.
L’aumento di dinamiche commerciali complesse ha, infatti, spinto gli operatori del settore a migliorare la loro offerta, proponendosi al mercato in maniera più competitiva e ad essere più accurati nella valutazione e nell’analisi della qualità. È stato così avviato il processo di adozione di una nuova e rivoluzionaria tecnologia: la blockchain.
La blockchain permetterà ai consumatori di conoscere a 360° i prodotti, compreso il loro iter produttivo all’interno della filiera– dal raccolto fino all’immissione nel mercato – così da acquisire maggiore consapevolezza e garanzia di ciò che comprano e portano in tavola.
Dotata di un registro elettronico, questa tecnologia conterrà informazioni accessibili a tutti e costantemente aggiornate. In questo modo chiunque potrà consultare le nozioni in totale autonomia e trasparenza e, altro aspetto molto importante da non sottovalutare, si avrà la possibilità di tutelare i pomodori locali da quelli contraffatti di cui si disconosce la provenienza.
La dinamica relativa al suo funzionamento è abbastanza semplice: durante l’acquisto il consumatore non dovrà far altro che inquadrare il QRcode presente sull’etichetta o sul packaging con la telecamera del proprio smartphone e leggere le informazioni che compariranno sullo schermo.
Una novità progressista, affiancata anche dalla tecnologia Smart Contracts, che concederà la possibilità di usufruire di prodotti agroalimentari tracciati e certificati, garantendo sicurezza al consumatore e tutelando l’origine, i valori etici e l’ambiente.
Fonte: Consorzio di Tutela del Pomodoro di Pachino IGP