La possibilità di tracciare l’autenticità dell’indicazione di origine, fattore chiave nella protezione del valore dei prodotti made in Italy certificati di qualità
La sicurezza e la consapevolezza nelle scelte di consumo quotidiane sono sempre più esigenze imprescindibili per i consumatori. Recenti indagini stimano che 2 italiani su 3 temono le frodi e la contraffazione alimentare percepite come un danno per la salute ed uno svantaggio per le imprese. In questa direzione, risultano rassicuranti i dati descritti dal Rapid Alert System for Food and Feed (RASFF), il registro europeo per le allerte alimentari: nel 2020 si stima che l’81% degli alerts sono derivanti da prodotti provenienti dall’estero.
880 è il numero italiano delle Indicazioni Geografiche del cibo, del vino e delle bevande spiritose a inizio 2023, per un valore complessivo del settore superiore a 19 miliardi di euro, confermandosi come un sistema sicuro e di qualità. Tuttavia, nonostante i dati positivi che si aggiungono ai risultati dell’export agroalimentare italiano pari a 60 miliardi di euro di fatturato nel 2022, i fenomeni di contraffazione e Italian Sounding comportano enormi ricadute negative che frenano le potenzialità di crescita del made In Italy di qualità a livello nazionale ed internazionale. Il report Ambrosetti stima un danno pari a circa 80 miliardi di euro di mancato fatturato per le aziende del Paese derivante dell’Italian Sounding.
In generale, l’esportazione e la diffusione delle eccellenze agroalimentari italiane sono state storicamente limitate da pratiche commerciali basate sull’utilizzo non autorizzato della dicitura “made in Italy”, nata negli anni ’80 per tutelare e proteggere dalle imitazioni i prodotti che si affacciavano in modo massivo sui mercati internazionali. Per tali ragioni, l’autenticità dell’indicazione di origine e l’annessa possibilità di tracciarla correttamente, rappresentano fattori chiave nella protezione del valore fondato su qualità e specificità territoriali delle produzioni agroalimentari italiane e del vantaggio competitivo da essi derivante. È pertanto un elemento cruciale continuare ad utilizzare sistemi efficaci di protezione, senza mai abbassare la guardia in un contesto di mercato caratterizzato da fenomeni distorsivi. Tra i settori più colpiti dalla contraffazione nell’attuale contesto di mercato vi è quello della “Dop economy”.
Oggi una semplice etichetta commerciale non può essere più sufficiente a tutelare i produttori delle eccellenze italiane e i consumatori. La protezione in ambito agroalimentare può risultare efficace solo utilizzando sistemi e strumenti di identificazione certa e univoca a garanzia dell’autenticità dei prodotti certificati, ricorrendo a sistemi evoluti di tracciatura idonei a tutelare la sicurezza fisica della produzione e a rendere trasparente la storia nel percorso di filiera.
La certezza e la trasparenza sono valori essenziali, che permettono alle imprese e ai consumatori rispettivamente di guadagnare reputazione e percepire fiducia. Ogni momento, ogni luogo, ogni lavorazione diventano un elemento di valore. Tracciare un prodotto lungo la filiera crea una storia e un legame a cui ciascun soggetto interessato dovrebbe avere accesso come prova di autenticità e garanzia.
L’aumento dei prodotti certificati italiani è indicativo di una crescente consapevolezza culturale orientata sempre più su produzioni di qualità. Il Poligrafico e Zecca dello Stato, la cui mission principale, da quasi un secolo, è la tutela della fede pubblica attraverso lo sviluppo di prodotti e servizi di tracciabilità e contrasto della contraffazione, ha risposto sempre con prontezza alle richieste di una società in continuo cambiamento, realizzando e mettendo a disposizione dello Stato, dei produttori e dei cittadini italiani sistemi efficaci ed evoluti per la tutela dei prodotti made in Italy certificati.
Il contrassegno di Stato è oggi lo strumento più efficace adottato in Italia per la protezione delle produzioni a Denominazione di Origine, con oltre 2 miliardi di contrassegni prodotti e applicati su ogni singola bottiglia di vino a D.O. Lo dimostrano anche i numeri in costante crescita dei Consorzi di tutela che hanno scelto di aderire e adottare il sistema dei Contrassegni di Stato realizzato dal Poligrafico e Zecca dello Stato recanti, tra l’altro, l’emblema della Repubblica italiana, ulteriore elemento di protezione e deterrenza alla contraffazione da parte dello Stato.
Inoltre, per il settore agroalimentare, il Poligrafico ha sviluppato il Passaporto Digitale dei prodotti DOP e IGP, la cui soluzione si basa sul modello della tracciabilità dei vini e garantisce provenienza, autenticità e tracciabilità dei prodotti e del processo produttivo attraverso la combinazione virtuosa di 2 elementi: un marcatore fisico – ovvero un contrassegno personalizzato con le caratteristiche di sicurezza analoghe ai contrassegni di Stato progettato con evoluti sistemi di stampa di sicurezza ed apposto su ogni singolo bene da proteggere, che garantisce l’immediata riconoscibilità di autenticità e l’anticontraffazione dello stesso – e l’App Trust your Food® – con la quale è possibile interagire con il contrassegno, attivando servizi di verifica e di comunicazione per produttori, Consorzi e autorità verso i consumatori.
Nel piano di sviluppo e innovazione in cui è costantemente impegnato il Poligrafico, il modello Phygital, ovvero la combinazione tra elemento fisico (il contrassegno) ed elemento digitale, è in fase di profonda evoluzione e semplificazione.
Tra le numerose iniziative innovative, è stato di recente presentato al Simposio Italia Next DOP un progetto che vede coinvolto il Consorzio Tutela del Cioccolato di Modica IGP come player e prevede l’introduzione di uno speciale Qrcode sui sigilli stampati con elementi di sicurezza, apposti su ciascuna confezione, attraverso il quale è possibile accedere tramite una semplice scansione del proprio smartphone al sito Trustitaly dove sono riportate informazioni di tracciabilità, dati di filiera specifici oltre a comunicazioni di marketing e possibilità di acquistare su canali e-commerce sicuri.
La tracciabilità delle produzioni italiane di qualità può essere ulteriormente garantita da sistemi tecnologici avanzati unici quali il Passaporto Digitale, che contribuisce a tutelare la sicurezza alimentare, rafforzando al contempo la fiducia e il valore della produzione percepito dal consumatore.
Fonte: Consortium 2023_01