Sole 24 Ore Agrisole
La riforma della Politica agricola comune (Pac) non comporterà per l’ortofrutta, come erroneamente si crede, «un semplice e innocuo prolungamento dello status quo.
Basterebbe solo una lettura un po’ più attenta della proposta, per evidenziare la reale dimensione della posta in gioco». Per Ibrahim Sadeeh, presidente di Italia Ortofrutta (l’Unione nazionale nata dalla fusione tra Uiapoa e Unacoa) il settore dovrà fare a breve i conti con le misure di mercato che confluiranno nell’Ocm unica, pagamenti diretti che includendo tutte le specie ortofrutticole comporteranno vantaggi per alcune aziende, ma svantaggi per altre, come quelle che producono pomodoro e agrumi, e il secondo pilastro che ingloberà gli aiuti destinati a greening, a fondi di mutualizzazione, ruolo e funzionamento delle Op.