Dal 13 maggio in vigore le nuove regole a tutela delle Indicazioni Geografiche. Vino, bevande alcoliche e prodotti agricoli saranno protetti dalle imitazioni, come nel caso del Prosecco DOP. L’appello di Origin al Masaf: “Per l’attuazione è necessario un tavolo governativo”.
Dal 13 maggio è in vigore il nuovo regolamento sulle Indicazioni Geografiche (IG), dopo la pubblicazione del testo nella Gazzetta ufficiale europea lo scorso 23 aprile. Per vino, bevande alcoliche e prodotti agricoli, il regolamento prevede lo stop alla registrazione di menzioni tradizionali identiche o che richiamino nomi di DOP e IGP. Tra queste, il Prosek croato o l’aceto balsamico cipriota che, a questo punto, non potranno essere indicati in etichetta con nomi che evochino analoghi prodotti a Ig già registrati in Unione europea.
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Origin Italia (l’Associazione italiana che rappresenta i Consorzi delle Ig, che riunisce 79 enti di tutela, pari al 95% delle Ig italiane) chiede con l’entrata in vigore del regolamento un “tavolo governativo per l’attuazione del nuovo regolamento delle IG in Italia“.
Dal 2020, come ha ricordato il presidente Cesare Baldrighi, Origin ha contribuito alla stesura del regolamento portando sui tavoli di consultazione le esigenze dei Consorzi italiani: “Le stesse che in gran parte sono state recepite dal testo unico ma ora – sottolinea – è fondamentale che il Masaf recepisca le priorità del mondo dei Consorzi di tutela nel trasferire le direttive della riforma nel nostro Paese, dove il Sistema delle IG rappresenta una importante voce economica, oltre che sociale e rappresentativa del made in Italy”.
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Fonte: Gambero Rosso