Un’azione di comunicazione e immagine ha coinvolto gli amanti del vino rosa in tutto il mondo
Comunicare rapidamente sui social media il piacere di bere un bicchiere di vino rosa è reso difficile dall’assenza di un’icona del rosé sugli smartphone e sui pc: per questo motivo il Consorzio di tutela del Vino Bardolino DOC ha presentato a Unicode Consortium, l’ente californiano che sovrintende alle regole della scrittura informatica, la richiesta di inserire l’emoticon dedicata al vino rosa tra quelle disponibili sui dispositivi di tutto il mondo.
È nata così l’emoji Pink Wine, creata dallo studio veronese Paffi per il Consorzio, che raffigura due calici di vino rosa nell’atto di brindare e coronati da un piccolo cuore, anch’esso rosa naturalmente. Per realizzare la proposta di emoji, il Consorzio non ha lasciato nulla al caso: il disegno progettato da Paffi, da poco inserito dall’ADI nella shortlist dei finalisti del Compasso d’Oro 2022, è la media dei segni grafici e delle sfumature del colore rosa già presenti nei set di simboli di tutti gli smartphone.
“Se scriviamo di vino agli amici su WhatsApp, su Instagram, su Facebook – spiega Franco Cristoforetti, presidente del Consorzio di tutela – possiamo usare le raffigurazioni di un calice di rosso, di due flûte o di una bottiglia di spumante, ma manca totalmente la rappresentazione del vino rosa. Si tratta di un retaggio di quella emarginazione che il mondo del rosé ha patito per decenni e che continua a sussistere nonostante il vino rosa sia da qualche anno il vero nuovo grande fenomeno di tendenza a livello mondiale, con crescite astronomiche negli Stati Uniti, ma anche qui in Italia dove il Chiaretto di Bardolino, coi suoi 10 milioni di bottiglie, è leader produttivo. È ora di mettere fine a questa carenza comunicativa e di permettere ai wine lover di tutto il mondo di esprimere pienamente il loro amore per il vino rosa. Chi beve vino ha il piacere di condividerlo, di parlarne e di descriverlo con tutti i mezzi possibili, ma per il vino rosa oggi non c’è questa opzione sul piano grafico”.
Per sostenere la candidatura di Pink Wine, il Consorzio ha lanciato una petizione online che, a poche settimane dal lancio, ha già ottenuto risultati straordinari e raggiunto migliaia di persone in tutto il mondo. La raccolta firme, attiva sulla piattaforma change.org, è stata lanciata in occasione di OggiRosa, la manifestazione che si tiene a Bardolino (Verona) dedicata ai vini rosa italiani che ha presentato al pubblico la Denominazione di Origine Protetta Chiaretto di Bardolino e le altre denominazioni storiche del Valtènesi DOP, del Cerasuolo d’Abruzzo DOP, del Castel del Monte DOP Rosato e Castel del Monte Bombino Nero DOP, del Salice Salentino DOP Rosato e del Cirò DOP Rosato, i cui Consorzi sono tutti aderenti a Rosautoctono (l’Istituto per il Vino Rosa Autoctono Italiano), oltre al Prosecco DOP Rosé. Il primo a firmare in calce alla petizione a supporto della candidatura è stato Franco Cristoforetti, presidente di Rosautoctono oltre che del Consorzio Tutela Vino Bardolino DOC.
“La nostra richiesta – conclude Cristoforetti – ha già fatto il giro del mondo, ripresa anche da grandi testate internazionali, come The Times, The Daily Telegraph e dalla BBC: è il segno che i tempi sono maturi per dare una nuova immagine al vino rosa. Invitiamo tutti ad aderire alla petizione per poter finalmente di- chiarare, anche graficamente, il nostro amore per il vino rosa”.
A cura della Redazione
Fonte: Consortium 2021_03