Pomi e frutti d’oro, formati di pasta fatti ad arte e vitigni le cui radici risalgono alla storia. Alle pendici del Vesuvio la tavola ripercorre storie di famiglia che si intrecciano con quelle della terra. Una terra vulcanica in grado di dare quel quid in più ai sapori nostrani. «Pensate: coltivazioni che crescono in un terreno in collina, ma raggiunte dalla brezza del mare che si trova a due passi da qui. Sembra poesia e invece è un pomodorino del piennolo Vesuvio Dop». A parlare è Pasquale Imperato di Sapori Vesuviani, azienda agricola che si trova nel Parco Nazionale del Vesuvio scrigno di tipicità ed eccellenze.
«Difficilmente si troverà qualcosa di più nostrano e di più vesuviano – continua Imperato – Parliamo dell’unico pomodoro al mondo che riesce a mantenersi quasi un anno. Raccolto a luglio e agosto, in un ambiente asciutto, si conserva fino alla primavera successiva. Un ingrediente indispensabile della cucina nostrana e dall’aspetto caratteristico. Un ingrediente indispensabile della cucina nostrana e dall’aspetto caratteristico, con la sua punta unica. In effetti, il pomodorino del piennolo ama distinguersi dai suoi parenti tondeggianti.»
Fonte: Il Mattino