Proteggere i prodotti agricoli tipici, renderli riconoscibili, ma anche identificabili in maniera oggettiva, sarà uno degli imperativi della ricerca applicata in agricoltura dei prossimi anni grazie alla genomica, la scienza in grado di studiare le variazioni delle espressioni del Dna di una stessa specie al cambiare dell’areale di coltivazione e alle scienze sensoriali. Una buona notizia in tal senso arriva per la Cipolla Rossa di Tropea Calabria Igp, per la quale è stata messa a punto la piattaforma genetica per l’autentificazione e certificazione dell’ortaggio. Un modo per scongiurare la contraffazione, vista l’abbondanza di cipolle rosse commerciali presenti sui mercati.
La piattaforma genetica per l’autentificazione e certificazione della Cipolla Rossa di Tropea Calabria IGP, è il risultato raggiunto nell’ambito del progetto scientifico denominato “Dolce Rossa” supportato dall’accordo di programma quadro “Ricerca scientifica ed innovazione tecnologica” finanziato dal Dipartimento ricerca della Regione Calabria, dall’Unione europea, dal ministero dello Sviluppo economico e dal ministero dell’Istruzione, dell’Università e della ricerca. Ha operato sul campo un efficace partenariato pubblico-privato costituito da tre aziende agricole aderenti al Consorzio di tutela della Cipolla rossa di Tropea, dal laboratorio di chimica degli alimenti dell’Università di Reggio Calabria con il supporto dell’infrastruttura di ricerca della Fondazione mediterranea Terina.
Il Consorzio di tutela per la Cipolla Rossa di Tropea Calabria IGP, , dal canto suo, ha promosso negli anni una serie di iniziative che hanno reso possibile il raggiungimento degli obbiettivi strategici più importanti per i marchi a denominazione di origine e indicazione geografica: lotta alla contraffazione, promozione e concertazione con la Gdo. “Nel 2015 – è scritto sul sito del Consorzio – le imprese aderenti al Consorzio di tutela hanno commercializzato sui mercati oltre 110mila quintali di prodotto a indicazione geografica protetta, con quasi 500 ettari di suolo a produzione certificabile Igp”.
I dati dello studio “Dolce Rossa” saranno illustrati nel prossimo Congresso italiano di chimica degli alimenti. La piattaforma genetica è il frutto di anni di raccolta dati, analisi ed approfondimenti ottenuti grazie alla passione ed all’impegno di tanti ricercatori e la metodologia di analisi sviluppata ha consentito non solo di identificare e separare geneticamente, per la prima volta, gli ecotipi della Cipolla rossa di Tropea ma, attraverso questo risultato, di poterla differenziare da altre tipologie di cipolla rossa presenti sul mercato e definite impropiamente “di Tropea”. In particolare, dall’analisi e dai risultati è emersa, per la prima volta in modo univoco ed inequivocabile, la particolarità genetica della Cipolla rossa di Tropea. Per l’autenticazione genetica è stato utilizzato un set di 15 marcatori molecolari con una metodologia scientifica validata anche mediante l’analisi di ulteriori otto varietà commerciali di cipolla.
Tali test genomici sono stati correlati ai risultati del profilo chimico-compositivo e aromatico unico per la Cipolla rossa di Tropea che, per la sua particolarità, è apprezzato dai consumatori che ne riconoscono gli aspetti gustativi della dolcezza, croccantezza e scarsa piccantezza. Il profilo organolettico è stato autenticato mediante un’innovativa tecnica basata su sensori olfattivi: il naso elettronico.
Fonte: AgroNotizie