Dieci azioni a sostegno del comparto biologico italiano, nell’ambito del piano strategico nazionale del settore varato venerdì scorso dalla Conferenza Stato Regioni. Dieci le azioni a sostegno di un comparto in cui l’Italia è leader e che oggi vanta oltre 1,3 milioni di ettari dedicati, più di 55.000 operatori e ricavi complessivi per quasi 4 miliardi, con un trend di consumi interno in ascesa del +20% nel 2015.
AZIONE 1. BIO NEI PIANI DI SVILUPPO RURALE.
Saranno uniformate le modalità applicative della misura di sostegno all’agricoltura Bio, prevista dai PSR tra le diverse Regioni. A favore del settore anche altre azioni PSR. Particolare attenzione alla formazione per diffondere l’approccio agro-ecologico.
AZIONE 2. POLITICHE DI FILIERA.
Il piano prevede l’aggregazione tra produttori e relazioni stabili con gli altri attori del comparto, trasformazione, distribuzione e commercio attraverso la realizzazione di specifiche forme associative.
AZIONE 3. BIO MADE IN ITALY.
Il piano valuta l’opportunità di introdurre un segno distintivo del Bio made in Italy mediante piano di internazionalizzazione dell’agroalimentare. E punta a sviluppare campagne di informazione specifiche per l’agricoltura Bio, usando il web.
AZIONE 4. BIOLOGICO E GREEN PUBLIC PROCUREMENT.
Va stimolato l’utilizzo di prodotti Bio nella ristorazione ospedaliera e scolastica, così come l’applicazione del metodo Bio nella gestione del verde pubblico.
AZIONE 5. SEMPLIFICAZIONE.
Il piano punta alla semplificazione delle norme di settore, anche in base alle novità legislative UE, attraverso il coinvolgimento delle PP.AA. regionali.
AZIONE 6. FORMAZIONE, INFORMAZIONE, TRASPARENZA.
Vengono istituiti percorsi formativi sull’agricoltura biologica in università e corsi di aggiornamento per docenti, nelle scuole superiori. Si punterà a rafforzare i servizi Sinab per migliorare la disponibilità di info relative al settore.
AZIONE 7. INFORMATIZZAZIONE.
Il piano Bio punta a istituire un Sistema di informazione del biologico, in linea con quanto previsto dal piano agricoltura 2.0, per favorire la connessione con altre banche dati utili per il settore. Obiettivo: semplificare le procedure agli operatori.
AZIONE 8. REVISIONE NORMATIVA SUI CONTROLLI (dlgs 220/95).
Il piano punta a migliorare l’efficacia del sistema di controllo e certificazione in Italia a garanzia delle imprese biologiche e dei consumatori.
AZIONE 9. CONTROLLO IMPORT.
Le attività di controllo e certificazione Bio in entrata da paesi extra UE vanno rafforzate, rendendo le Dogane protagoniste e usando strumenti informatici rapidi per lo scambio di informazioni.
AZIONE 10. RICERCA E INNOVAZIONE IN AGRICOLTURA BIO.
Obiettivo: un piano nazionale per la ricerca e l’innovazione in agricoltura biologica. Il piano punta a costituire un comitato permanente di coordinamento sul tema, con enti vigilati Mipaaf, regioni e rappresentanze del settore.
Fonte: Italia Oggi