La Pesca di Verona IGP ha le carte in regola per tornare protagonista sui mercati, a patto che ci sia una massa critica, un ampio calendario di offerta e che la qualità venga rispettata. A dare queste indicazioni è la stessa grande distribuzione durante il convegno che si è svolto lo scorso 15 marzo a Bussolengo (VR). Il test svolto la scorsa estate ha dato risultati straordinari, anche in termini di liquidazioni agli agricoltori.
Produttori certificatevi, il tempo del fare è questo, avete una grande opportunità per valorizzare la produzione, un`opportunità che forse non tornerà più perché le condizioni favorevoli sono adesso. Il tempo stringe: la domanda di certificazione va fatta entro il prossimo 30 aprile. È questo l`appello e l`invito che scaturisce dal convegno “Pesca di Verona IGP, un valore per il territorio: il tempo del fare“, che si è svolto lo scorso 15 marzo a Bussolengo, in provincia di Verona. Un appello che non viene da qualche associazione di categoria, ma direttamente dalla distribuzione organizzata – nello specifico Rossetto e Migross – che, come è stato spiegato durante l`evento, ha tutto l`interesse a mettere sui banchi di vendita un prodotto con certificato di origine, perché è il consumatore a richiederlo, a patto che siano rispettati i requisiti della qualità, della massa critica e del calendario di offerta che, per le pesche e nettarine, dovrebbe essere di almeno 6-8 settimane.
IGP elemento di distintività. La Pesca e Nettarina di Romagna IGP ha avuto un andamento stabile nel 2023 se paragonato al 2022, ma in rapporto a una dinamica di più lungo periodo le statistiche registrano un -27% per le pesche e un -18% per le nettarine rispetto a 5 anni fa. “Siamo di fronte a uno scenario di medio periodo sfidante, per una categoria che vale ancora il 10% della spesa per ortofrutta in Italia”, ha dichiarato il direttore di SGMarketing Salvo Garipoli, che ha introdotto e moderato il convegno sulla Pesca di Verona IGP del 15 marzo. “Secondo le ultime indagini di Ipsos – ha continuato Garipoli – il consumatore oggi chiede tipicità e autenticità, origine nazionale e stagionalità, è interessato alle novità e ai brand, predilige prodotti che salvaguardino l`ambiente e le comunità, prodotti che apportino benessere. Tutte caratteristiche che si ritrovano in una specialità territoriale come la Pesca di Verona IGP.
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L’ente incaricato dalla Regione Veneto per i controlli sull’IGP della Pesca di Verona è il CSQA. “Su 326 denominazioni DOC e IGP il CSQA ne controlla 80, tra cui il Grana Padano, il Prosciutto di Parma, l’Aceto Balsamico di Modena, il Cioccolato di Modica”, ha dichiarato Nicola Conterno di CSQA, tra i relatori del convegno di Bussolengo (VR).
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Fonte: Fruitbook Magazine