La Pera dell’Emilia Romagna IGP rappresenta l’economia di un grande territorio animato da oltre 50mila persone che si preoccupano ogni anno di curarne la coltivazione e garantirne la qualità, per poi portarla al consumatore.
Un nuovo presidente alla guida del Consorzio di tutela
Valori trasmessi anche dal nuovo spot del Consorzio di Tutela della Pera dell’Emilia Romagna IGP, che mette al centro proprio gli agricoltori che con passione ed orgoglio portano avanti questa coltivazione, e ribaditi anche dal nuovo presidente, Giuliano Donati, che nei giorni scorsi ha sostituito Mario Grossi, nel segno della continuità. “Valorizzazione della persona, insieme al prodotto, e sostegno all’innovazione dal punto di vista produttivo e qualitativo, sono tra gli obiettivi principali del mio mandato. Percorso che porteremo avanti in collaborazione con UNAPera, l’AOP che raccoglie circa 5mila aziende e 500 certificazioni IGP, e istituti di ricerca”.
Ci sono tanti ottimi motivi per scegliere la Pera dell’Emilia Romagna IGP. È per questo che è tra i frutti preferiti dal 30% dei consumatori italiani.
Gusto figlio di un territorio vocato
Il primo, scontato: perché è buona. Con il suo bouquet di profumi e aromi unico e il gusto avvolgente. Merito di territori di origine altamente vocati per questo tipo di coltivazione tra le province di Bologna, Reggio Emilia, Modena, Ferrara e Ravenna. Non stupisce che proprio da qui provenga oltre il 60% delle pere italiane.
La buona che fa bene
Il secondo motivo è legato alla salute, poiché consumare Pere dell’Emilia Romagna IGP fa bene! L’elevato contenuto di fruttosio, zucchero che ha un profilo metabolico più favorevole rispetto al glucosio (qui molto basso) la rende un frutto leggero e dal basso apporto calorico. A questo si affianca un ottimo contenuto di fibre (4 g per 100 g), in gran parte insolubili, che favoriscono il metabolismo intestinale.
Otto varietà, tanti diversi utilizzi
Di varietà ce n’è davvero per tutti i gusti: dall’Abate Fétel con la sua inconfondibile sagoma, che quest’anno rappresenta il 50% della produzione, alla Conference, dalla Decana del Comizio alla Kaiser fino alla William e alla Max Red Bartlett. Senza dimenticare le più estive Santa Maria e Carmen, che si potranno gustare nuovamente dal prossimo luglio. Ognuna ha la sua stagionalità, la sua tipica colorazione, la sua texture e il suo ineguagliabile sapore, per esperienze di gusto sempre diverse. E un’infinità di abbinamenti in cucina, dal dolce al salato. Perfetta sia per l’imminente menù delle feste sia per il detox al termine delle vacanze natalizie.
Il valore per la comunità
La Pera dell’Emilia Romagna IGP rappresenta l’economia di un grande territorio animato da oltre 50mila persone che si preoccupano ogni anno di curarne la coltivazione e garantirne la qualità, per poi portarla al consumatore.
Fonte: Consorzio di Tutela della Pera dell’Emilia-Romagna IGP