Avvenire Milano
Le Città del vino si candidano al coordinamento delle strade del vino, così hanno comunicato nel loro forum nazionale che si è appena tenuto a Chieti. Il coordinamento operativo può rappresentare la svolta rispetto all’inerzia con la quale alcune strade (non) hanno agito, mentre alcune città si sono tenute in disparte, paghe dell’affissione di un cartello lungo le vie d’accesso, la prova dell’appartenenza all’associazione. In Lombardia le città del vino sono una quarantina, spesso paesi minuscoli non dotati di mezzi per la minima attività promozionale. Le strade, una dozzina, sono forse troppe. Si disperdono energie mentre l’esigenza di fare sistema è sempre più avvertita, soprattutto ora che bisognerebbe mettere in cantiere qualcosa per sfruttare le opportunità dell’Expo milanese.
Si può parafrasare quello che ha detto a Chieti il presidente centrale delle Città Piero Ladanza: «Ci vuole una strate gia nazionale unica». Una strategia regionale unica non sarebbe già il proliferare di enti dedicati ai vini ha messo in crisi il settore la prova dell’appartenenza all’associazione.