Dove va il lavoro. I dati Excelsior (Unioncamere-Anpal): nel 37,9% dei casi il peso di capacità ecologiche era elevato, in particolare per tecnici e ingegneri dell’edilizia, elettronici e tic. Ma le difficoltà di reperimento sono al 33,8%.
L’attitudine a risparmio energetico e sostenibilità ambientale si conferma un requisito importante per entrare nel mercato del lavoro. Lo scorso anno infatti per tre assunzioni programmate su quattro (il 76,3%, per l’esattezza, pari a oltre 3,5 milioni di posizioni) sono state richieste competenze ecologiche; e nel 37,9% dei casi (1,7 milioni) con un grado di importanza per la professione elevato. Il 2021 ha registrato un recupero degli investimenti delle imprese nella green economy: il 24,3% delle aziende di industria e servizi ha investito in tecnologie e prodotti green (+3 punti rispetto al 2019) e i152,5%, vale adire più di una azienda su due, ha spinto in competenze green.
La fotografia scattata dall’ultima edizione del volume “Le competenze green” del sistema informativo Excelsior di Unioncamere-Anpal, in collaborazione con il centro studi delle Camere di commerdo G. Tagliacarne, sottolinea l’impegno delle imprese verso la transizione green, fattore, oggi, ancor più strategico per superare le fortissime tensioni nel campo energetico dell’approvvigionamento delle materie prime per la guerra tra Russia e Ucraina. Certo, gli effetti su economia e lavoro del conflitto armato (purtroppo) non si esauriranno a breve; e c’è una fetta consistente di realtà produttive che andranno sostenute (lo stesso Pnrr ne dovrà tener conto). I dati 2021 sulle competenze green richieste dalle aziende vanno quindi letti come indicazioni di tendenza: nell’industria un’elevata richiesta di competenze ecologiche è emersa nel settore dell’estrazione minerali (sono risultate necessarie per il 79,7% degli ingressi programmati), nel comparto del legno e del mobile (78,8%), nelle costruzioni (78,6%), nelle industrie chimiche, farmaceutiche e petrolifere (78,5%), per le public utilities (77,8%) e per la meccanica (76,8%). Nei servizi si rileva altrettanto strategica la green skill per formazione (richieste all’84,6% delle entrate), commercio e riparazione autoveicoli e motocicli (844%), servizi avanzati e di supporto alle imprese (81,1%) e alloggio, ristorazione e turismo (80,9%).
Le competenze green sono dirimenti per gran parte dei mestieri legati all’edilizia, dai tecnici e ingegneri delle costruzioni civili ai tecnici della gestione dei cantieri edili, chiamati a operare sia per la riqualificazione energetica del patrimonio edilizio già esistente, sia nella progettazione e costruzione di nuovi edifici ecosostenibili. Ma non solo. Le competenze green sono decisive anche per assumere ingegneri elettronici e in telecomunicazioni (64,5%), tecnici gestori di reti e di sistemi telematici (57,8%), spedizionieri e tecnici della distribuzione (56,4%), tecnici chimici (52,6%).
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Fonte: Il Sole 24 Ore