Il Resto del Carlino
Il calo del mercato internazionale del vino e la brusca frenata dei prezzi (dopo che tra il 2011 ed il 2013 si era assistito ad incrementi a doppia cifra) non può non preoccupare i produttori emiliano romagnoli. Calano anche i volumi commercializzati, con dinamiche diverse a seconda dei vini e dei mercati internazionali. Scendono le vendite dello sfuso, ma anche degli spumanti: – 14% in Germania e 49% in Russia. Segna il passo anche il mercato cinese sul quale si erano create molte aspettative. «In Cina l’andamento è dovuto alle campagne di anticorruzione del nuovo presidente cinese – spiega Gian Paolo Gavioli, export manager di Cantine Riunite Civ – ed ad un assestamento dopo l’esplosione del numero di importatori negli ultimi anni». Non ha certo aiutato il calo delle valute in mercati interessanti come Brasile e Russia, con un euro comunque eccessivamente forte. «Il mercato dei vini all’ingrosso – dice ancora Gavioli – attende la fine della vendemmia al fine di valutare volumi e qualità, anche se dalla fine di luglio la flessione dei prezzi si è arrestata, almeno temporaneamente».
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