Sono stati presentati giovedì 18 maggio a Grosseto i risultati finali del progetto “A scuola con la DOP” promosso da Legambiente, in collaborazione con il Consorzio tutela Pecorino Toscano DOP, per sensibilizzare gli studenti sull’importanza della sana alimentazione attraverso una maggiore consapevolezza alimentare e un approfondimento sul marchio DOP. Le classi coinvolte sono state 22, per un totale di 350 studenti facenti parte delle scuole primarie di Grosseto, Marina di Grosseto, Istia d’Ombrone, Albinia, Follonica, Monterotondo Marittimo e Isola del Giglio. Gli studenti, oltre ad aver svolto le attività in classe, hanno anche fatto visita ai caseifici della provincia di Grosseto: al Caseificio Follonica di Francesco Spadi, al Caseificio Sociale di Manciano, al Caseificio Alival di Castel del Piano e al Caseificio Maremma di Spadi Fortunato.
“Abbiamo partecipato con convinzione al progetto promosso da Legambiente nelle scuole primarie – ha affermato Andrea Righini, direttore del Consorzio Pecorino Toscano DOP -, che ha coinvolto centinaia di bambini in zone diverse della provincia di Grosseto. Con questa iniziativa abbiamo voluto cogliere l’opportunità di tornare ancora una volta sui banchi di scuola, promovendo sempre più la qualità del nostro prodotto, l’importanza di una sana alimentazione e il valore aggiunto del marchio di Denominazione di Origine Protetta. Grazie a Legambiente i bambini hanno potuto conoscere da vicino il Pecorino Toscano DOP e tutte le sue fasi di produzione, da come si raccoglie il latte a come si produce e stagiona il formaggio, fino al suo arrivo sulla tavola. Questo li ha rafforzati come ambasciatori presso le loro famiglie, puntando a formare consumatori sempre più consapevoli, attenti alle etichette, a cosa mangiano, alla qualità dei prodotti e al loro legame con i territori di produzione. L’impegno del nostro Consorzio per una crescente cultura alimentare continuerà con altre iniziative, per rendere ancora più stimolante e creativa la conoscenza del nostro formaggio. Un ringraziamento lo rivolgo a Legambiente e soprattutto ai suoi educatori, che hanno portato avanti il progetto con le scuole nel migliore dei modi”.