In pericolo la produzione che fa fatturare 302 milioni l’anno
Il Lazio potrebbe dire addio a una delle sue eccellenze enogastronomiche: la produzione di Pecorino Romano DOP, tra i io migliori marchi agroalimentari italiani, è in sofferenza a causa di inflazione e assenza di nuove imprese. A rischio le ultime 5 aziende locali, 45o allevamenti di pecoree un fatturato che supera i 20 milioni. Secondo i dati del Consorzio per la tutela del pecorino romano, del formaggio nel 2022 sono state realizzate in tutto 32,6 tonnellate (il 5% in meno del 2021) per un ritorno di 302 milioni.
L’8o% degli incassi arriva dall`export, in calo dell’8%, ma comunque capace di registrare un +16% di valore aggiunto grazie all’aumento del prezzo e a un cambio euro-dollaro favorevole. A beneficiarne di più gli USA, i principali importatori. Nonostante il nome però, il 93% del pecorino romano proviene dalla Sardegna. La Capitale partecipa con appena 2 tonnellate di prodotto (+13,4% in un anno), ricavato dall`impiego di 107 mila ettolitri di latte.
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Fonte: Corriere della Sera – Roma