L’applicazione della ricerca permetterà ai produttori di Patata della Sila IGP di lavorare quintali di patate che ogni anno devono essere smaltiti perchè danneggiate nella raccolta o nel confezionamento
Trasformare un sottoprodotto ortofrutticolo della Patata della Sila IGP in valore, attraverso l’innovazione e la ricerca. E’ l’obiettivo del progetto ‘Apoc Agro proof of concept. Ricerca e innovazione a servizio dell’agricoltura’, presentato oggi all’Università della Calabria, e che ha come protagonisti gli ortaggi trasformati.
Il progetto vede coinvolti il Consorzio produttori patate associati in veste di capofila e quattro partner: Cotrapa 2000 (cooperativa agricola) e Gias Spa che si occupano di lavorazione e trasformazione di prodotti agricoli, Galascreen srl, spin off accademico dell’Università della Calabria in veste di partner tecnologico/scientifico e il Discag dipartimento scienze aziendali e giuridiche dell’Unical.
“Il Progetto Apoc che abbiamo presentato oggi -spiega ad Adnkronos/Labitalia Albino Carli, direttore del Consorzio produttori patate associati- ha già portato a un primo risultato tangibile: siamo riusciti a realizzare una barretta a base di sottoprodotti della lavorazione delle patate. Il risultato è molto incoraggiante, le prime barrette sono molto piaciute, e sostanzialmente questo raggiunge quello che è l’obiettivo fondamentale della nostra richiesta al mondo della ricerca: prendere un prodotto che fino a questo momento abbiamo dovuto smaltire pagando dei soldi, dandogli invece un valore”.
E per i produttori di patata della Sila Igp si tratta di quintali e quintali di patate che ogni anno devono essere smaltiti perchè danneggiate nella raccolta o nel confezionamento. E che con ‘Apoc’ possono puntare a una nuova ‘vita’, venendo valorizzati.
“Un’iniziativa encomiabile, che propone modelli innovativi e rilancia il ruolo della ricerca e della Calabria nel mondo agroalimentare”, ha dichiarato l’assessore all’Agricoltura della Regione Calabria, Gianluca Gallo.
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Fonte: Il Foglio