Il Coronavirus ha avuto un impatto positivo sulle vendite di patate. Anche per la Patata della Sila IGP. “Il consumo di tuberi in Italia è aumentato. Tramite il canale della Grande distribuzione organizzata si registra un 25-30% in più di vendite. Allo stesso modo, è aumentato il consumo di prodotti considerati di base nel paniere della famiglia tipo, quali farinacei e lievito di birra – spiega Albino Carli, direttore del Consorzio Produttori Patate Associati-PPAS – Registriamo, perciò, una forte richiesta per la nostra patata. Siamo però sotto pressione su vari aspetti”. “E’ vero che apparteniamo a quella categoria di privilegiati che, al momento, può continuare a mandare avanti le proprie attività, a vendere e mantenere una stabilità aziendale dal punto di vista economico-finanziario”.
“Al contempo, però, lavoriamo in condizioni più difficili, perché ci sono da rispettare degli standard per la sicurezza dei dipendenti e delle procedure di ingresso e uscita. Inoltre, ci sono problemi legati ai trasporti: gli autotrasportatori lavorano con l’obiettivo di avere i mezzi sempre pieni e, in questo momento emergenziale, ciò non è sempre realizzabile. I flussi commerciali si stanno complicando, perché i camion partono dal sud Italia pieni e molto spesso ritornano vuoti. Si aggiungano tutti i timori degli autisti per il virus e le mille difficoltà cui devono far fronte durante i viaggi”, sottolinea Carli.
“L’operatività sta perciò affrontando qualche ostacolo, ma lavoriamo al nostro meglio e con piacere/orgoglio. Appartenendo al settore alimentare, ci rendiamo conto di rappresentare uno dei pilastri fondamentali, in questo momento. E ciò ripaga tutti i nostri sforzi”.
“Per far fronte alla maggiore richiesta dei clienti – continua il direttore del Consorzio – abbiamo anche assunto nuovo personale, a supporto di quello ordinario, che ringrazio perché in tali giornate caotiche non si è mai risparmiato nelle operazioni da gestire”.
In base agli stock disponibili e ai decumuli nelle prossime settimane, la campagna della Patata della Sila IGP dovrebbe proseguire fino a fine aprile. Nonostante la richiesta più elevata, i prezzi sono rimasti stabili. “Eticamente ci è sembrata la scelta più giusta da fare, in questo momento drammatico per tutti”.
Infine, parlando del maltempo della scorsa settimana Carli dichiara: “Se a livello logistico i 30 centimetri di neve caduti hanno creato qualche difficoltà, dal punto di vista agricolo hanno comunque rappresentato un’ottima notizia. Dopo un inverno non troppo generoso in termini di precipitazioni, si va a compensare in parte il deficit pluviometrico. Per l’estate è, infatti, necessario far scorta di riserve idriche”.
Fonte: Freshplaza.it