L’Adige
L’investimento in pratiche di coltivazione biologica offrirà la chiave per sfidare mercati sempre più agguerriti ed esigenti? Affermativo, per una Valle dei Laghi orientata verso la stella polare della qualità, riconosciuta e seguita da quanti intravedono nella conversione biologica l’allettante via della crescita. Una svolta culturale, tradotta in un soppesato «biodistretto», già barda il cavallo di battaglia su cui insiste la vallata, oggi sotto l’accorta regia dell’ente Comunità Valle dei Laghi, approdata a un protocollo d’intesa per l’attuazione del progetto di valorizzazione territoriale del succitato distretto. Variegato e lusinghiero il ventaglio dei proponenti
Comunità della Valle di Laghi, Cantina Toblino, Cantine Ferrari, Apt zonale, Centro Trentino Solidarietà, Cassa Rurale Valle dei Laghi, Cooperativa ortofrutticola Valli del Sarca, Associazione Vignaioli del Vino Santo Trentino. La sottoscrizione dell’accordo, venerdì 27 giugno a Sarche, sotto gli occhi del pubblico accorso folto e partecipe, è l’alba di un ripensamento dell’ossatura economica trentina, che dalla Valle dei Laghi prende il «la», anche quale tentativo di reazione alla stringente morsa della crisi.