“Avremo una possibilità in più per tutelare il nostro prodotto, ed è indubbio che questo assume una rilevanza particolare in relazione al Paese di cui stiamo parlando e in funzione di un programma di lavoro che è in buona misura incentrato proprio su una lotta ancor più serrata all’uso improprio o fraudolento della nostra denominazione”. Così il presidente del Consorzio di tutela del Parmigiano Reggiano DOP, Nicola Bertinelli, commenta la pubblicazione delle 100 DOP e IGP europee in vista della loro protezione sul mercato del colosso asiatico sulla base dell’accordo bilaterale tra Unione Europea e Cina.
“La tutela legale – sottolinea Bertinelli – è indispensabile per sostenere la promozione del Parmigiano Reggiano DOP nel mondo, e non a caso ne avevamo già tutelato il nome in Cina. E’ ora evidente che l’accordo bilaterale va a rafforzare anche la nostra possibilità di azione a tutela del Parmigiano Reggiano DOP e rappresenta una condizione importante per puntare ad elevare un flusso di esportazioni che va gradualmente crescendo anche in un Paese culturalmente molto lontano dalle nostre consuetudini alimentari”.
“Nell’ambito dell’accordo – prosegue Bertinelli – spetterà comunque a noi la tutela reale del nome Parmigiano Reggiano DOP rispetto a casi di usurpazione, contraffazioni e fenomeni di “italian sounding” che dovessimo individuare, così come accade in tutti i Paesi extra-UE, dove non esiste una protezione “ex officio” equiparabile a quella che qualche anno fa abbiamo ottenuto per l’area comunitaria”. Proprio questo lavoro, peraltro, si va intensificando in nuove aree del mondo, dove il Consorzio ha ottenuto la registrazione della denominazione d’origine. Tra i casi più recenti spiccano l’India, la Thailandia e l’Azerbaijan, mentre è in dirittura d’arrivo, essendo già stata pubblicata sul Bollettino Marchi (e fino ad ora senza opposizioni) la registrazione della denominazione Parmigiano Reggiano DOP in Turchia.
Fonte: Consorzio di tutela del Parmigiano Reggiano DOP
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