Calano le quantità prodotte e contemporaneamente tendono, sia pur lievemente, a rialzarsi le quotazioni. L’ultimo aggiornamento sull’andamento del Parmigiano Reggiano DOP conferma la duplice inversione di tendenza. Nel primo trimestre del 2015 il numero di forme uscite dai caseifici dell’area comprensoriale è sceso del 2,2 per cento con punte di meno 3,2% nel territorio reggiano e di meno 3% in quello mantovano. Anche Panna ha visibilmente ridotto (- 2,3%) mentre Bologna ha ritoccato di poco (0,7%) il ribasso. Solo Modena è rimasta praticamente invariata con un limitatissimo + 0,1 per cento.
Le rilevazioni riguardano le forme prodotte: 855.699 quelle contate nel gennaio-marzo 2014, nell’identico periodo del 2015 ci si è fermati a 836.949, quasi ventimila in meno. Per quanto riguarda i prezzi, nelle ultime due settimane di aprile si sono notati lievi rialzi ai valori di minimo per il Parmigiano Reggiano DOP di 12 mesi ed oltre che a fine mese ha raggiunto quota 7.73 euro il chilogrammo. Trentotto i contratti pubblicati dalle cinque sezioni provinciali riguardanti le vendite dei primi lotti del formaggio ottenuto nel 2014. Restano invece tuttora fermi i listini del Parmigiano Reggiano DOP di 24 mesi ed oltre tuttora ancorati a 8.93 euro.
Fonte: Gazzetta di Reggio