Nato nel 1934, il Consorzio del Parmigiano Reggiano DOP – che riunisce tutti i caseifici produttori – è cresciuto negli anni portando avanti l’arte e la tradizione di un prodotto storico, icona del Made in Italy alimentare. Oltre alle attività di vigilanza e di salvaguardia dell’altissimo livello qualitativo del prodotto, il Consorzio del Parmigiano Reggiano DOP è molto attivo nel mondo dei media e della comunicazione. Nicola Bertinelli è alla presidenza del Consorzio del Parmigiano Reggiano DOP dall’aprile 2017, è laureato in Scienze Agrarie e in Economia e Commercio, ha un master in Business Administration all’Università di Guelph (Canada).
Presidente Bertinelli, il vostro Consorzio è da sempre molto impegnato nella tutela del prodotto. Quali sono i risultati più importanti ottenuti recentemente ?
Ci sono due fronti. Sul lato della tutela legale internazionale, l’Accordo CETA con il Canada ha introdotto il divieto di presentare i prodotti con modalità ingannevoli per il consumatore rispetto alla reale origine del prodotto. In termini semplici non potranno più essere commercializzati parmesan americani o canadesi con evocazioni dell’Italia o bandiera tricolore. Altro traguardo è l’imminente tutela del nome Parmigiano Reggiano in Giappone come indicazione geografica. Sul lato della vigilanza il risultato più recente è il sequestro alla Fiera Anuga di formaggi “parmesan” a seguito di denuncia del Consorzio.
Cosa state facendo nel settore dell’ e-commerce?
Da un lato interveniamo con azioni di vigilanza tese ad eliminare dal web offerte di prodotto non conforme alla tutela del nome. Dall’altro stiamo sostenendo lo sviluppo delle vendite dirette dei caseifici tramite l’on-line. Un settore che pesa già oggi oltre 10 milioni di euro e cresce a doppia cifra ogni anno.
“The Most Influential Brands”: Parmigiano Reggiano è nella classifica Ipsos che misura il fascino del brand su Millennials e Boomers. Fra le grandi realtà internazionali del digitale e della tecnologia – Google, Microsoft, Apple e Samsung – per l’Italia emergono i brand più noti dell’industria alimentare. Che lettura date a questo grande risultato?
Questo risultato non è solo motivo di orgoglio. Insegna tanto. Infatti nella classifica della top 10 citata Parmigiano Reggiano è l’unico brand legato a un “monoprodotto” e che allo stesso tempo “non ha mai avuto modifiche di ricetta” in 80 anni di vita del consorzio. L’insegnamento è proprio questo, da un lato vi sono brand che aumentano il valore mutando offerta prodotto e posizionamento ad ogni movimento del consumatore. Vi sono altri che alimentano il proprio valore mantenendo invariata la proposta di qualità. Questo è il caso del Parmigiano Reggiano DOP. Percorsi diversi per arrivare nel top of mind del consumatore.
Caseifici aperti, l’iniziativa che permette di visitare il mondo del Parmigiano Reggiano DOP, incontrare i casari e acquistare direttamente dalle mani dei produttori. Quanto è importante promuovere un prodotto attraverso iniziative sul territorio?
L’iniziativa “Caseifici Aperti” è nata nel 2013, dopo il sisma che ha colpito l’Emilia, per ringraziare con l’ospitalità tutti coloro che hanno aiutato i nostri caseifici a risollevarsi. E’ poi diventato un appuntamento annuale, per far conoscere il territorio e le diverse realtà della lavorazione del Parmigiano Reggiano. Un’ iniziativa che ogni anno registra crescente interesse.
L’11 novembre torna Parmigiano Night. Che risultati ha dato negli anni questa originale cena web 2.0?
Una sola serata per celebrare il gusto unico del Re dei formaggi declinato da oltre 400 chef in tutta Italia che organizzeranno una festa a tema Parmigiano Reggiano DOP. Dopo diverse edizioni, siamo molto soddisfatti di questa cena social, che viene condivisa in diretta dai partecipanti con poster su Fb e Twitter. La nostra scelta è alimentare il valore del nostro prodotto, mantenendo invariata la proposta di qualità, ma con la ricerca continua di una comunicazione innovativa e originale.
Fonte: Fondazione Qualivita