Si sta facendo strada tra i caseifici di montagna il nuovo “Progetto qualità” messo a punto dal Consorzio del Parmigiano Reggiano DOP e dedicato in modo specifico al formaggio prodotto nelle aree appenniniche di montagna. E’ nato infatti dallo stesso Consorzio, il Parmigiano Reggiano di montagna, con logo e programma, del quale fa parte anche la zona appenninica della provincia di Modena, oltre a quelle montane di Parma, Reggio Emilia e parte del Bolognese. In queste aree complessivamente si concentra una produzione di oltre 700.000 forme su un totale di 3.300.000.
Il Parmigiano Reggiano è il formaggio DOP che vanta la più elevata produzione in montagna, per un valore al consumo superiore ai 380 milioni di euro e 3,5 milioni di quintali di latte destinati alla trasformazione. Proprio per assicurare possibilità di tenuta e di ulteriore sviluppo a questo sistema, dopo avere ottenuto dalla UE la possibilità di utilizzare la denominazione “prodotto di montagna”, il Consorzio ha definito lo scorso anno il “Progetto qualità”, che mira a selezionare le migliori forme di Parmigiano Reggiano prodotte dai caseifici certificati e proporle al consumatore. La risposta dei caseifici non si è fatta attendere. A marzo 2016 hanno aderito al “Progetto qualità” varato dal Consorzio del Parmigiano Reggiano DOP per il prodotto di montagna già 14 caseifici. Sono tre i caseifici della montagna modenese che sono già pronti per la commercializzazione del parmigiano reggiano certificato, mentre due avranno il Parmigiano Reggiano certificato disponibile dal 2017. Per ottenere la certificazione, infatti, il latte trasformato deve provenire esclusivamente dagli allevamenti della montagna, le bovine debbono essere alimentate prevalentemente con erba e fieno che per oltre il 60% debbono avere un’origine locale.
Fonte: Gazzetta di Modena