Intervista al Ministro dell’agricoltura Maurizio Martina, su l’Italia in difesa dei marchi DOP. La difesa delle denominazioni d’origine dei prodotti è un nodo cruciale del negoziato sul TTIP, l’accordo commerciale tra USA e UE. Ma non sarà facile strappare il via libera degli Stati Uniti, pronti solo a garantire la tutela dei brand commerciali. Il ministro delle Politiche agricole, Maurizio Martina, conferma che «in ambito TTIP l’Italia continuerà a spingere perché si protegga il “brand geografico”» ma allo stesso tempo investirà sforzi e risorse sulla nuova politica di promozione del Made in Italy alimentare. A esempio attraverso il nuovo marchio “The extraordinary Italian Taste”, presentato recentemente a Chicago, che prevede azioni sui punti vendita e accordi con la GDO internazionale. Un “ombrello” che enfatizza il sistema anziché i singoli prodotti.
È pensabile almeno un compromesso che vieti di posizionare la bandiera o il tricolore su merci non prodotte in Italia?
Quella contro l’usurpazione del brand Made in Italy è una b attaglia che stiamo conducendo con forza e coinvolgeremo direttamente i consumatori per proteggerli dai falsi. Allo stesso tempo siamo impegnati come nessun altro Paese al mondo nella protezione delle nostre DOP e IGP anche sul web, una frontiera dalle potenzialità enormi.
Dallo studio di Qualivita emerge uno squilibrio tra Nord e Sud. Le province in cui si concentra il fatturato derivante da produzioni DOP e IGP sono al Centro-Nord.
Proprio ieri all’Expo abbiamo presentato l’accordo che abbiamo chiuso conlagrande distribuzione italiana per far conoscere meglio i prodottiDop elgpneipuntivendita, con iniziative di educazione e promozione. A questo aggiungeremo una campagna di comunicazione sul valore delle indicazioni geografiche. Questi prodotti rappresentano territori, storia e innovazione, per questo vogliamo far crescere anche i piccoli.
Fonte: Il Sole 24 Ore