Il Tirreno
La Corsini biscotti di Castel del Piano fa il grande salto e si impianta con una sua pasticceria e punto di produzione anche a Siena. E sarà una bella competizione con la tradizione della Balzana e soprattutto una dolce competizione, vista le griffes e i blasoni che Corsini andrà a esibire in terra senese, universalmente riconosciuta conce il sancta sanctorum del panforte, dei ricciarelli e di altre golosità tutte senesi doc. Anzi, Igp: tale deve essere, infatti, obbligatoriamente, il marchio del panforte. E Corsini dunque confezionerà proprio nella bocca dei leoni il suo panforte Igp. Ubaldo Corsini, capostipite dell’azienda, il suo panforte l’ha sempre ritenuto un dolce amiatino, fino a che un documento dudcentesco gli ha dato ragione. Una carta del 1206 dimostra, infatti, come il panpepato (l’antenato del panforte) arrivasse a Siena proprio dall’Amiata. Vi sono documenti di archivio che attestano, come ricorda il professor Michele Nucciotti dell’Università di Firenze che alcuni anni or sono si interessò della questione, che al monastero femminile di Sant’Ambrogio di Montecelso presso Siena, arrivassero dall’Amiata, e precisamente dal convento di Santa Trinità di Santa Fiora, “pani mielati e pepati buoni e grandi”. «Il panpepato senese è quindi probabilmente, almeno in origine _ afferma lo studioso un panpepato anche amiatino e aldobrandesco». Insomma, oltre che per le sue delizie dolciarie ormai conosciute in tutto il mondo, addirittura fino al Giappone, Corsini arriva a Siena con tutti i crismi anche storici e aprirà una pasticceria con produzione dolciaria annessa, di prodotti tipici di Siena: «Ë una grande scommessa per la nostra azienda», commenta Ubaldo Corsini.
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