Reubblica – Affari & Finanza
Si può definire una sorta di rivoluzione quella che la versione 2014-2020 della Politica Agricola Comune (Pac) dell’Unione Europea ha introdotto a partire dal prossimo anno. Sono state riorganizzate le modalità di erogazione dei pagamenti diretti e, soprattutto, è stata attuata una profonda revisione della “rete di protezione” dei redditi agricoli: vengono eliminate le quote di produzione, rafforzate le Organizzazioni di Produttori e sono stati introdotti nuovi strumenti di gestione del rischio, gestione del rischio che è stata poi interamente traslata dal primo pilastro della Pac, quello degli aiuti diretti agli agricoltori, al secondo pilastro, politiche di Sviluppo Rurale, attualmente gestite dalle regioni.
Saranno tre gli strumenti operativi disponibili: contributi finanziari alle polizze assicurative per avversità atmosferiche, fitopatie, epizoozie, infestazioni parassitarie, contributi finanziari a fondi mutualistici per le fitopatie, epizoozie, emergenze ambientali e contributi finanziari a fondi mutualistici per le perdite di reddito, l’Income Stabilization Tool (Ist). Un cambio di rotta sostanziale, con significativi effetti pratici. Fino ad oggi, le agevolazioni per le coperture assicurative e gli indennizzi per le calamità naturali erano erogati dal Fondo di Solidarietà Nazionale, alimentate nel primo caso dai fondi della Pac, primo pilastro, e nel secondo caso da fondi pubblici nazionali.