L’Unità
Mentre a Roma veniva varato un disegno di legge-delega al governo per l’orientamento e la modernizzazione nei settori dell’agricoltura e dell’agroalimentare, mercoledì a Bruxelles veniva siglato un importante passo in avanti verso una Politica Agricola Comunitaria. Dopo oltre due anni di trattative, Parlamento Europeo, Commissione Agricoltura e presidenza del Consiglio UE hanno raggiunto un’intesa sulla riforma della PAC. Finalmente, verrebbe da dire. Perchè l’accordo è sul piano strettamente politico, mentre spetterà al bilancio generale della UE, per il 2014-2020, tradurre le misure in realtà; e perchè, mentre il bilancio UE deve ancora essere definito, in mezzo ai tagli imposti dalla crisi economica, il settore agroalimentare vede ridimensionarso la propria filiera produttiva.
I termini dell’accordo prevedono aspetti sostanziali importanti: investimenti per la crescita occupazionale, in particolare quella giovanile, maggiore equità nelle sovvenzioni e misure stringenti per la sicurezza alimentare; il tutto sulla base di una crescente attenzione per il cambiamento ambientale e i suoi effetti sulle zone rurali. Direzionare le sovvenzioni ai piccoli agricoltori offrendo, in modo specifico, un aiuto ai giovani che vogliono investire nell’agricoltura come motore del proprio futuro.