Agrisole – Il Sole 24 Ore
Tra i primi e importanti impegni a cui dovrà dedicarsi il nuovo ministro delle Politiche agricole, spicca quello riguardante la scelta delle modalità inter ne per l’applicazione della nuova Pac. Il tempo stringe, visto che le decisioni finali dovranno essere comunicate alla Commissione europea entro l’1 agosto prossimo. In altri Stati membri, le linee di fondo sono già state tracciate. Tant’è che nei giorni scorsi, a Parigi, si è tenuto un incontro nel corso del quale sono stati messi a confronto gli orientamenti definiti in sei partner che rappresentano una larga fetta della produzione agricola della Ue.
Si tratta di Francia, Germania, Paesi Bassi, Polonia, Regno Unito e Spagna. La discussione ha messo in luce una grande differenza tra le scelte fatte all’interno dei margini di flessibilità previsti dalla nuova Pac. Ma è stato anche evidenziato un punto in comune, che è questo: in tutti e sei Stati membri è stato deciso di prevede re una clausola di revisione a medio termine. Come è stato spiegato nel corso dell’incontro, gli studi e le simulazioni effettuate non consentono di misurare con ragionevole accuratezza quello che potrà essere l’effettivo impatto delle decisioni prese. Pertanto, è prudente lasciare una porta aperta a una eventuale revisione.