Il Consorzio di tutela dell’Ovada DOCG festeggia l’anniversario del riconoscimento e illustra i progetti in campo per la valorizzazione e la crescita della filiera
“La raccolta del Dolcetto inizierà alla fine della prossima settimana con i migliori auspici, la pioggia è stata provvidenziale, ha ristorato i grappoli che giungeranno a perfetta maturazione”. Così il presidente del Consorzio di Tutela dell`Ovada Docg Daniele Oddone e il vicepresidente Roberto Porciello durante la due giorni organizzata dal Consorzio all’Enoteca Regionale di Ovada e del Monferrato per celebrare i 15 anni del riconoscimento della denominazione Ovada Docg.
Nell`occasione sono stati diffusi i risultati del progetto Increas e Ovada per la caratterizzazione del vino, che si conclude dopo tre anni di sperimentazione. Ma la vera festa per i produttori è la vendemmia, che nel 2023 avrà un sapore speciale, dopo le relazioni di Vincenzo Gerbi, Luca Rolle, Maria Alessandra Paissoni dell’Università di Torino e l’assaggio delle microvinificazioni sperimentali all’Enoteca. “Il nuovo inizio tanto atteso – spiega Oddone – il resoconto è uno strumento scientifico a disposizione dei produttori per conoscere meglio le potenzialità dell’uva e del vino e valorizzale ulteriormente”. Lo stesso vitigno da un filare all`altro può dare risultati differenti. Da un anno all`altro a causa della siccità i rilievi hanno visto mutare gli antociani negli acini e raddoppiare la concentrazione di tannini nei
vinaccioli. “Questi valori permettono di ottimizzare la pigiatura, i tempi di macerazione e valutare la svinacciolatura”.
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Fonte: Il Secolo XIX