Ci si aspetta un Natale positivo per i salumi tipici della tradizione, lo Zampone e il Cotechino Modena IGP. A dirlo è Paolo Ferrari, Presidente del Consorzio di tutela dei due prodotti . “Abbiamo la sensazione di un Natale positivo anche se la conferma la avremo dopo le Festività, in quanto il picco delle vendite è tra il 15 dicembre e il 10 gennaio. Per quanto riguarda la produzione, si stima che complessivamente saranno prodotti 3 milioni di chili: circa 1 milione di kg di Zampone Modena IGP e oltre 2 milioni di Cotechino Modena IGP. La produzione dell’IGP copre attualmente il 70% dell’intero mercato”.
Per essere sicuri di acquistare un prodotto tutelato dal Consorzio, occorre fare attenzione all’etichetta. I prodotti certificati dal Consorzio hanno il tassello con il logo del Consorzio e quello del bollino europeo dell’IGP, prestigioso riconoscimento che dà l’Unione Europea solo ai prodotti tradizionali e di qualità e rappresenta sicuramente per il consumatore una sorta di sigillo di garanzia. “Stiamo anche lavorando per apportare nuove modifiche al disciplinare che regola le nostre quindici aziende consorziate. Modifiche volte a garantire sempre una maggiore qualità al consumatore” ha proseguito il Presidente. Non solo consumi nazionali ma anche export: lo storico insaccato è sbarcato da poco nella grande mela dove sicuramente andrà a conquistare gli americani amanti del made in Italy.
Per finire una curiosità storica: la storia dello Zampone e del Cotechino Modena IGP risale a tempi antichissimi. La leggenda narra che il cotechino fu creato agli inizi del Cinquecento dai cittadini della corte dei Pico di Mirandola per meglio conservare la carne dei maiali, durante il lungo assedio alla città da parte delle truppe di Papa Giulio II della Rovere. In quell’occasione i mirandolesi si sarebbero ingegnati cominciando in un primo momento ad insaccare la carne di maiale nella cotenna o ad utilizzare la cotenna come ingrediente di un salume da cuocere dando origina al cotechino e successivamente ad insaccarla nelle zampe, decretando l’origine dello zampone. Il prodotto iniziò a diffondersi verso la fine del ‘700, quando arrivò a sostituire la salsiccia gialla, che aveva reso celebre Modena già nel Rinascimento. La sua diffusione nelle regioni limitrofe arrivò con la trasformazione in strutture semi-industriali delle prime due famose botteghe salumiere, Frigieri e Bellentani. Già nel 1800 il prodotto era molto popolare ed apprezzato. E se siete preoccupati per la linea, non avete nulla da temere. Dai valori nutrizionali elaborati dal Crea le calorie sono solo 250 in una porzione di 100-150 grammi.
Fonte: Consorzio di tutela Zampone e Cotechino Modena IGP