NUOVI PRODOTTI DOP IGP – Al 31 dicembre 2016, in #Europa si contano complessivamente 3.276 prodotti a Indicazione Geografica, di cui 1.357 prodotti del comparto Food (DOP, IGP, STG), 1.579 prodotti del comparto Wine (DOP, IGP) e 339 IG del comparto Spirits. Con la registrazione dei 14 nuovi prodotti nel quarto trimestre 2016, nel comparto #Food l’Europa raggiunge quota 1.357 denominazioni (alle quali si aggiungono i 26 prodotti registrati in paesi Extra-UE, per un totale di 1.383 denominazioni). Il comparto Food rappresenta una fetta pari al 41,5% delle IG complessive: dall’inizio dell’anno sono state registrate 80 denominazioni Food in Europa – in rapporto al totale di dicembre 2015 (1.292 denominazioni) il comparto registra al 31 dicembre 2016 un incremento del +5,0%. Le denominazioni si ripartiscono in 614 DOP, 693 IGP e 54 STG. Rispetto alle #Categorie di prodotto quella con il maggior numero di denominazioni è la Classe 1.6 Ortofrutticoli e cereali, freschi o trasformati (368 prodotti), seguita dalla Classe 1.3 Formaggi (235), Classe 1.2 Prodotti a base di carne (182), Classe 1.1 Carni fresche (159) e Classe 1.5 Oli e grassi (132). Nel quarto trimestre 2016 in #Italia sono stati registrati quattro prodotti: Anguria Reggina IGP, Burrata di Andria IGP, Oliva di Gaeta DOP e Olio di Calabria IGP. Salgono così a 13 le nuove iscrizioni DOP e IGP in Italia per il 2016, ovvero il 17% del totale dei prodotti registrati in Europa nel quarto trimestre dell’anno. L’Italia resta il primo Paese per numero di prodotti DOP IGP sia per il Food (291) – seguita da Francia (239) e Spagna (195) – che nel Wine (523) – seguita ancora una volta dalla Francia (432) e dalla Grecia (147).
NOTIZIE DAL SISTEMA IG ITALIA – Dalla rete dei #Consorzi di tutela e dei principali stakeholder di settore, si rilevano notizie di valorizzazione e promozione del #territorio legate ad azioni di solidarietà da parte dei Consorzi e dei produttori a sostegno delle popolazioni in centro Italia dove il terremoto si è ripresentato anche ad ottobre provocando ancora molti danni per l’economia locale: significativo l’aiuto del Consorzio del Prosciutto di San Daniele DOP che ha proposto al Prosciutto di Norcia DOP di utilizzare i propri stabilimenti in Friuli al fine di non bloccare la produzione. Da segnalare anche la nota emanata dal Consorzio Prosecco DOP a seguito della messa in onda a novembre di un servizio della trasmissione Report che accusava il Consorzio di utilizzare tecniche agronomiche ed enologiche non compatibili con l’ambiente: quest’ultimo, tramite l’Ulss 7, ha condotto analisi sul terreno che hanno escluso valori difformi da quelli previsti dalla normativa vigente. Bocciato l’emendamento per il piano di diminuzione dell’area protetta del Consorzio Vini Colli Euganei DOP a causa dei cinghiali che stanno distruggendo l’area, mentre in Friuli per rilanciare l’economia è nato il Friuli Venezia Giulia DOP in commercio dal 2017. La #Tutela delle denominazioni resta un tema caldo per l’agroalimentare italiano: secondo una ricerca di Federalimentare l’Italia perde ogni anno 680 milioni di euro in prodotti falsi DOP e IGP e il Mipaaf fa sapere che durante l’anno solo 3.000 le aziende che hanno aderito e ottenuto le certificazioni SQNPI (Sistema di Qualità Nazionale di Produzione Integrata), ancora troppo poche per tutelare in modo adeguato i prodotti certificati nazionali. L’UE ha stanziato oltre 23,5 milioni di euro a favore dell’Italia con il nuovo Regolamento per la promozione dei prodotti agricoli 2016-2020, entrato in vigore l’1 dicembre 2015, con 10 prodotti nostrani beneficiari del finanziamento e quindi in grado di accrescere i propri programmi di filiera e di tutelarsi sul mercato. La Regione Toscana ha stanziato 1 milione di euro per promuovere le proprie denominazioni e il biologico, così come l’Asiago DOP, lo Speck Alto Adige IGP e la Mozzarella di Bufala Campana DOP hanno avviato azioni interne al Consorzio per potenziare le azioni di tutela e tracciabilità dei prodotti. Da segnalare l’evento per i 50 anni del Nobile di Montepulciano DOP il 7 e 8 ottobre vissuto dal Consorzio di tutela anche come momento per rilanciare il proprio ruolo sul territorio come garante della sicurezza del prodotto che viene venduto sul mercato nazionale ed estero. Relativamente la #Produzione l’Asti DOP ha lanciato sul mercato il lo Spumante “Secco” che sarà venduto ufficialmente nel 2017 mentre il consorzio Montasio DOP punta a rilanciarsi con 1,5 milioni di euro nei prossimi 3 anni. Il Consorzio Zampone e Cotechino Modena IGP programmano di inserirsi nel circuito dei negozi Eataly negli Stati Uniti e in Canada, presentandosi con un packaging nuovo e un marchio unificato, ovvero Zampone Cotechino Modena IGP. Guardano ai mercati internazionali la Piadina Romagnola IGP, il Radicchio Rosso di Treviso DOP e la Finocchiona IGP. Presenti anche attività di #Formazione durante l’ultimo trimestre dell’anno, avviato con il progetto formativo della Fondazione Qualivita per le imprese del Tørrfisk fra Lofoten IGP: si tratta di un percorso formativo, articolato in un workshop propedeutico e tre seminari di approfondimento che si svolgeranno in Italia e in Norvegia, sulle strategie di sviluppo del sistema delle Indicazioni Geografiche. La Fondazione è stata chiamata anche dalla Finlandia a dicembre per insegnare durante un workshop formativo la corretta implementazione del sistema di certificazione DOP IGP e i mezzi per rendere la certificazione un vero strumento di sviluppo territoriale.
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