La produzione lorda vendibile è stata penalizzata dal clima avverso. Gli ortaggi hanno una quota sul totale superiore al 60%
Il 2023 si è rivelato un anno incerto e complesso per il settore ortofrutticolo a causa di eventi meteorologici che si manifestano con sempre maggiore frequenza e forte intensità, causando alle produzioni danni molto più significativi che in passato, sia in termini di rese sia di qualità finale del prodotto.
In particolare, l’alluvione che a metà maggio ha colpito l’Emilia-Romagna ha distrutto i prodotti ortofrutticoli di stagione della regione determinando una generale diminuzione della qualità e della quantità di frutta e verdura di provenienza nazionale, ma soprattutto mettendo a rischio la sopravvivenza di molte aziende del settore.
La gamma pressoché completa di frutta che annualmente il nostro Paese è in grado di proporre, anche in prospettiva, ne esce dunque fortemente indebolita, visto che molte piante sono state irrimediabilmente danneggiate e se ne prevede l’estirpazione.
Le stime di inizio anno relative al 2023 che attribuivano al settore ortofrutticolo una Produzione lorda vendibile (Plv) complessiva di circa 16,4 miliardi di euro dovranno quindi essere riviste al ribasso (Fonte: Eurostat).
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In un settore come l’ortofrutta che troppo spesso non si vede riconosciuto il valore delle sue produzioni, la qualificazione attraverso i marchi DOP e IGP è uno strumento chiave per posizionarsi nella fascia premium del mercato ed evitare la competizione orizzontale sul prezzo che ci vede perdenti rispetto ai prodotti spagnoli, greci ed extracomunitari.
Il Rapporto Ismea-Qualivita 2023 certifica la salute della Dop economy, che ha superato i 20 miliardi di euro di valore alla produzione nel 2022 registrando una crescita del 6,4% rispetto all`anno precedente. Questo settore contribuisce al 20% del fatturato complessivo dell`agroalimentare italiano.
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Fonte: Food
Crediti fotografici di Jacopo Maia