il Sole 24 Ore
Il primato, per ora, non è messo in discussione: con un giro d’affari alla produzione di circa 11,5 miliardi l’Italia si conferma il primo produttore ortofrutticolo europeo. Ma la crisi non risparmia neppure questo settore. L’export, da sempre il punto di forza del made in Italy, sta dando chiari segnali di rallentamento. Ma la vera Caporetto è rappresentata dai consumi interni. Con circa 8 milioni di tonnellate, di cui 4,3 di frutta e 3,7 di ortaggi, gli acquisti delle famiglie hanno toccato il livello più basso degli ultimi dieci anni. Con perdite a due cifre per le principali specie: da un -14%io per le patate al -15% per mele e pere fino al crollo del 300% di carote e mandarini. Il Centro servizi ortofrutticoli (Cso) di Ferrara indica una perdita di 86 chilogrammi per nucleo familiare, con un calo del 2% rispetto al 2011. Ma i prezzi non si sono fermati: al dettaglio nel 2012 hanno raggiunto 1,70 euro il chilo, in aumento del 3%io rispetto all’anno precedente. Con una spesa media annua per famiglia di 558 curo, pari a 1,5 euro al giorno.
20130330_Sole_24_Ore.pdf